In realtà non è proprio una novità. Il gas naturale, meglio noto come metano, è già presente in alcuni impianti di poche, rare, auto, ma la vera novità è che adesso questo nuovo tipo di impianti verrà applicato agli autobus (anche se in Svizzera è presente già da un pò).
Il metano è un idrocarburo, come il petrolio, ma a differenza dell’oro nero non contiene zolfo e, durante la combustione, emette il 20% in meno di CO2 e una quantità ridottissima di polveri sottili, quelle che poi provocano danno alla salute, che invece la benzina sprigiona in quantità enormi.
Il costo totale degli autobus è stato di 24,5 milioni di euro, la cui metà è stata finanziata dalla Regione.
Infatti c’è sicuramente una riduzione di ossidi di azoto e di carbonio, particolato e idrocarburi incombusti, e assenza di piombo, ossidi di zolfo e composti policiclici aromatici. Ad avvantaggiarsene saranno anche le nostre orecchie, dato che con il metano c’è una minore rumorosità dei motori rispetto a quelli a gasolio, avvertibile sia all’interno che all’esterno dei veicoli. Anche il trasporto è più agevole, e a differenza delle petroliere, o di quei camion mastodontici che portano la benzina ai distributori, c’è una bassissima percentuale di incidenti, che rende molto più sicura la sua circolazione.
Ma se questa tecnologia ha già preso piede in Svizzera e Germania, perchè noi italiani dobbiamo arrivare sempre ultimi?
Commenti (2)