Siamo abituati, da qualche anno, a vedere i motori ibridi come un mix tra elettrico e combustibili più o meno classici come benzina, diesel o biocarburante. Il Wind Explorer non è nulla di tutto questo. Si tratta di un prototipo di auto ibrida che al posto del combustibile ha l’energia eolica.
Assistita da un aquilone, come una sorta di kite-surf, la vettura elettrica ha percorso ben cinquemila chilometri da una parte all’altra dell’Australia, impiegandoci 18 giorni e spendendo appena l’equivalente di 10 euro di energia elettrica. Come se ciò non fosse abbastanza stupefacente, l’auto ha stabilito tre record mondiali: la prima traversata continentale su un veicolo ad energia eolica, la distanza più lunga percorsa da un veicolo alimentato dal vento, e la distanza più lunga percorsa dal veicolo in 36 ore!
L’automobile ha due posti, pesa appena due quintali, compresi il vano batteria e la turbina eolica. E’ costruita in fibra di carbonio su un telaio in alluminio, apposto sulla parte superiore delle gomme di una bicicletta che riducono ogni resistenza al rotolamento. Il motore elettrico della vettura si trova tra la ruota posteriore e il vano bagagli anteriore.
I due inventori, Dirk Gion e Stefan Simmerer, hanno percorso oltre 2.250 km grazie all’energia generata dal vento ed altri 480 attaccati ad un aquilone. La batteria agli ioni di litio della vettura è da 8 kWh, si sviluppa su 4 blocchi e 14 celle. Può essere completamente caricata durante la notte tramite la turbina eolica che si trova in cima ad un palo di bambù telescopico alto 6 metri ed ha una potenza massima di 1.000 watt. Completamente caricato, il veicolo ha un’autonomia di circa 200 km.
Le prove preliminari sono iniziate a Perth il 21 gennaio scorso, ma il viaggio ufficiale è partito da Albany il 26, nel punto più meridionale del continente australiano. I primi 800 km sono stati percorsi grazie alla corrente elettrica, ma il Nullarbor Plain ha permesso la propulsione ad aquilone. Ciò ha significato che un membro doveva pilotare il veicolo, mentre l’altro manovrava l’aquilone grande quanto un paracadute ascensionale.
Dopo un sacco di gomme bucate ed un paio di motori fusi, il viaggio è finito a Sidney il 14 febbraio. La velocità massima del viaggio è stata di 80 km/h e la loro migliore distanza giornaliera è stata 490 km. Di seguito le foto dell’impresa di un’auto che chissà, un giorno potrà essere presa in considerazione per qualche gita turistica al posto degli inquinanti autobus.
[Fonte: Treehugger]
centraline 22 Marzo 2011 il 7:12 pm
Wow! Non sapevo potesse esistere un motore ibrido tra elettricita e energia eolica. Grazie dell’articolo, mi sono aggiornato 🙂