Ora è deciso, le auto elettriche invaderanno il mercato nei prossimi anni. Come facciamo ad esserne così sicuri? Perché la seconda economia mondiale (o presunta tale) ha deciso che le case automobilistiche cinesi dovranno produrre auto elettriche. Non sarebbe una novità, se non fosse che a guidare questa scelta, comportando una “sterzata” piuttosto drastica all’economia, è lo stesso Governo di Pechino, il quale prenderà in mano le redini delle circa 100 piccole e grandi aziende automobilistiche cinesi, per farne una sorta di colosso unico dell’auto elettrica.
I tentativi di conversione sono già stati provati negli anni scorsi, con la decisione del Governo di inserire nelle principali città del Paese qualcosa come mille auto elettriche all’anno a partire dal 2008. Questo proposito è lo stesso che abbiamo potuto riscontrare nelle maggiori nazioni mondiali, e proprio come loro, anche qui è stato disatteso. Ma non è detto che continuerà ad esserlo in futuro.
Risale a mercoledì sera l’annuncio da parte del Governo di Pechino che ha stabilito che la Sasac (State-owned supervision and administration commission of the state council), una specie di controllore governativo sull’industria, dovrà supervisionare la produzione di auto elettriche in Cina, tramite finanziamenti da 15 miliardi di dollari entro il 2011.
Con questo investimento la Cina vuol diventare il maggior produttore mondiale di auto elettriche, liberandosi per una gran fetta dalla dipendenza dal petrolio, rendendo meno inquinate le proprie città che con il boom economico si sono riempite di automobili peggio di un formicaio, e facendo diventare il Paese asiatico un “faro” per l’industria dell’auto elettrica per tutto il mondo. Questa posizione di vantaggio servirebbe anche per attirare investimenti e partnership con i maggiori Paesi Occidentali (pare che gli Stati Uniti già ci stiano facendo un pensierino), così da portare il mondo delle automobili ad una rivoluzione necessariamente più pulita.
Il modo in cui l’elettricità che alimenta le auto verrà prodotta poi è tutto un altro capitolo, ma considerando che nell’alleanza rientrano anche i due maggiori produttori di energia elettrica del Paese, probabilmente si deciderà di finanziare anche una rete elettrica verde, dato che le energie rinnovabili sono un altro dei punti principali su cui il Governo cinese batte ormai da anni.
Fonti: [Repubblica; il Sole 24 Ore]
Andrei Radio 11 Ottobre 2010 il 11:10 am
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