Doveva essere il centro del programma verde della Spagna: entro quattro anni un milione di auto elettriche sarebbero circolate per le strade della penisola iberica, con punti per la ricarica della batteria che spuntano nelle stazioni di servizio e al posto delle cabine telefoniche in disuso in tutto il Paese.
I veicoli elettrici sono in viaggio. Cerchiamo di andare avanti e farli arrivare qui prima
ha detto il primo ministro José Luis Rodríguez Zapatero svelando i suoi piani nel mese di aprile scorso. Ma i dati diffusi pochi giorni fa hanno mostrato che il sogno verde di Zapatero è abbastanza lontano dal realizzarsi: nei primi sette mesi dell’anno, solo 16 auto elettriche sono state immatricolate dalla motorizzazione spagnola. Ma quello è comunque un buon risultato se confrontato con l’anno 2009, quando solo un’auto elettrica era stata registrata.
Anche se il piano prevede sovvenzioni per auto elettriche e ibride a benzina, gli addetti ai lavori hanno spiegato che prevedono di vendere solo una mezza dozzina di queste auto in Spagna entro la fine di quest’anno, secondo il giornale ABC.
Questo rende l’obiettivo dichiarato di disporre di 2.000 veicoli elettrici circolanti entro la fine del 2010 quasi irrealizzabile, a scanso di miracoli. L’obiettivo del prossimo anno era stato quella di ottenere 20.000 auto elettriche e ibride sulla strada.
Il tentativo fallito di far partire il mercato delle auto elettriche in Spagna arriva nonostante le promesse di 80 milioni di euro di sovvenzioni per chi acquista entro la fine del prossimo anno questi modelli, con un finanziamento del Governo del 20% per l’acquisto, o fino a 6.000 euro, su ogni vettura. Il Governo ha inoltre sponsorizzato il Wind Power and Electric Vehicles group per tentare di smuovere le acque:
Le cifre sono simili a quello che è successo ai loro tempi ai personal computer o ai telefoni cellulari. I primi modelli erano costosi e con qualche extra, e le vendite erano lente. Ma prima o poi entro il 2012 decine di veicoli elettrici con batterie al litio e ad un prezzo inferiore raggiungeranno il mercato, e l’infrastruttura di ricarica sarà in funzione.
Il gruppo ha ammesso di non sentirsela di considerare possibile una vendita di ben 100.000 vetture entro il 2014. La mancanza di entusiasmo nel Paese per le auto elettriche è emersa insieme alle misure di austerità che hanno inevitabilmente ridotto il finanziamento di altri progetti verdi. Le aziende che generavano elettricità solare rischiano ora di essere le più colpite, con le sovvenzioni per i nuovi progetti solari che sono state ridotte del 25-45%. “E’ un duro colpo”, ha detto Juan Laso dell’associazione del business fotovoltaico.
Le aziende solari sono sbocciate in tutta la Spagna fino al 2008 grazie a speciali tariffe così alte che garantivano un rendimento del 10% sugli investimenti. Le banche hanno offerto prestiti generosi e troppo in fretta, e così il settore si è in breve trovato danneggiato dalle accuse di corruzione. Il mese scorso il Governo ha detto che avrebbe fatto ispezionare un quarto degli impianti di energia solare della Spagna, a causa del sospetto che almeno il 15% dei 3 miliardi di euro versati sotto forma di finanziamento l’anno scorso sarebbero stati elargiti in modo fraudolento. Questo però non deve fermare la riscossa delle energie pulite, ed in particolare delle auto elettriche ed ibride, e la nostra speranza è che il Wind Power and Electric Vehicles group abbia ragione: prima o poi questi veicoli puliti invaderanno il mercato.
Fonte: [The Guardian]
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