Le auto elettriche inizieranno ad essere competitive con quelle che bruciano combustibili derivati dal petrolio in circa cinque anni. Questa è la previsione del segretario per l’energia degli Stati Uniti (il corrispettivo del nostro Ministro dell’Ambiente) Steven Chu.
Non parliamo di 10 anni. Si tratta di circa cinque anni e forse anche prima. Nel frattempo le batterie che abbiamo oggi raddoppieranno le loro prestazioni
ha detto Chu in una conferenza stampa sugli sforzi degli Stati Uniti in merito all’energia pulita. Chu è uno dei tre funzionari dell’amministrazione Obama che ha partecipato ai colloqui tra i 190 Paesi di Cancun, terminati il 10 dicembre scorso.
Chu è molto sicuro di quello che dice, in quanto nel mondo si è aperta una vera e propria gara tra le aziende produttrici di batterie come A123 ((AONE.O) del Massachusetts, la cinese BYD (1211.HK), la sudcoreana LG Chem (051910.KS) e la General Motors per produrre batterie per auto elettriche molto più efficienti rispetto a quelle che oggi sono da considerare poco più di un prototipo.
I mezzi di trasporto a benzina emettono circa un terzo dei gas serra di tutto il mondo. Gli scienziati dicono che le vetture alimentate a batteria ridurranno le emissioni di anidride carbonica, anche se dovessero essere alimentate da centrali elettriche a carbone. Quando le centrali a gas naturale, e meglio ancora quelle a rinnovabili, saranno più presenti sul mercato, queste auto diventeranno ancora più pulite.
Ora come ora le auto elettriche non sono molto vendute per alcuni problemi tecnici che le fanno essere meno convenienti, almeno nelle aree extraurbane, delle automobili classiche. Ma già la GM ha annunciato di aver ricevuto una “domanda enorme” di veicoli elettrici che potrebbe portarla alla costruzione di 10 mila Volt nel 2011 e 45.000 nel 2012.
Il segreto starà nel migliorare la capacità di stoccaggio dell’energia di 5-7 volte, e ridurre i costi di circa un terzo, al fine di rendere le automobili elettriche paragonabili alle vetture a benzina e diesel. Mentre la tecnologia può migliorare, non è certo che ci sarà materiale sufficiente per costruire le batterie per sostenere un movimento massiccio di tali autoveicoli. Mancano infatti nuove fonti di litio, un ingrediente importante per le batterie, un bel problema almeno finché non verranno studiate alternative a questa materia prima. Staremo a vedere, sperando che nel 2015 potremo dire “Chu aveva ragione”.
[Fonte: Reuters]
here are the findings 14 Febbraio 2017 il 3:26 am
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