Micro organismi si risvegliano dopo 100 mila anni nel ghiaccio

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Uno studio recente ci dice come sicuramente non si è formata la vita sulla terra e ci svela che il costante aumento della temperatura terrestre provocando lo scioglimento dei ghiacci, potrebbe liberare i batteri in essi intrappolati da anni.

Dallo staff di Kay Bidle, della State University (New Jersey, Usa), arriva la scoperta che i piccoli organismi intrappolati nei ghiacci da circa 100 mila anni possono essere scongelati e riportati in vita mentre per gli organismi presenti in strati di ghiaccio più vecchi, si parla di ordine di tempo di milioni di anni, non ci sarebbe possibilità di rinascita in quanto il DNA sarebbe totalmente danneggiato e quindi l’attività cellulare compromessa irreparabilmente.

Il convegno a Castello d’Argine per rispettare l’ambiente e risparmiare energia

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Si è svolto a Castello d’Argine, piccolo paese dell’Emilia Romagna, presso l’Accademia Anusca, con l’organizzazione della Provincia e del Comune, il convegno: “ Lo sviluppo sensibile: opportunità, prospettive, strumenti”.

L’iniziativa a cui hanno partecipato responsabili e tecnici di impresa, ha portato l’attenzione sull’ambiente e il risparmio energetico. Durante il dibattito inoltre i responsabili della Provincia, hanno illustrato le novità del settore che trovano disposizione nella Finanziaria.

Progetto BESTWheats: un gene contro il fungo patogeno del frumento

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Una delle malattie più comune che colpisce il frumento è la cosi detta “ruggine striata”. Sembra però che le varietà turche di frumento non siano colpite da questo fungo patogeno.

Sembra infatti che vi sia la presenza di un gene resistente a questa patologia che potrebbe venir utilizzato anche per altre varietà di frumento.

La patologia che viene definita a seconda del colore delle pustole che si vengono a formare, “ruggine bruna, gialla, nera”, è causata dal fungo Puccinia striiformis e colpisce per lo più segale, orzo e frumento.

Dall’Amazzonia dipende il nostro futuro

L’Amazzonia è qualcosa di più di un ecosistema, di una grande foresta, di un immenso paese da proteggere: l’Amazzonia è il nostro futuro. Questo l’appello-monito di Greenpeace per il più grande polmone verde della Terra. Solo poco più di un quinto delle foreste originarie del pianeta è rimasto preservato, di quelle che restano almeno la metà è seriamente minacciata dalle attività minerarie ed agricole dell’uomo, ma soprattutto dallo sfruttamento ai fini dell’estrazione commerciale del legname.

Con i suoi 370 milioni di ettari l’Amazzonia brasiliana rappresenta la più grande estensione al mondo di foresta primaria, un terzo delle foreste totali di tutto il pianeta. Le multinazionali del legname oggi stanno mettendo a repentaglio l’integrità di questo patrimonio naturale. Dopo aver devastato le risorse forestali del Sud Est asiatico e dell’Africa Centrale, le grandi compagnie del legname asiatiche, nordamericane ed europee si stanno ora spostando sull’Amazzonia brasiliana.
Si tratta di compagnie che hanno una pessima fama per i loro abusi sociali ed ambientali.

Biomasse: una valida fonte di energia pulita

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Una grossa fonte di energia naturale che contemporaneamente ci permette anche di eliminare gli scarti delle nostre attività agroforestali, deriva dalle biomasse.

Le fonti di energia da biomassa sono praticamente costituite dalle sostanze di origine animale e vegetale, non di natura fossile da cui deriva invece il petrolio, che possono essere usate come combustibile per produrre energia.

Sviluppo sostenibile: che cos’è?

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Forse ne abbiamo sentito parlare, ma sappiamo che cos’è lo “Sviluppo sostenibile“?

La prima definizione di “Sviluppo sostenibile” è quella presente nel rapporto Brundtland del 1987 e in seguito riconsiderata dalla Commissione mondiale sull’ambiente e lo sviluppo dell’Onu. (WCED, World Commission on Environment and Development,) che cita:

“Lo Sviluppo sostenibile è uno sviluppo che garantisce i bisogni delle generazioni attuali senza compromettere la possibilità che le generazioni future riescano a soddisfare i propri”

Le energie rinnovabili aumentano i posti di lavoro

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Pensiamo sempre ai vantaggi delle energie rinnovabili per il nostro ambiente ma una altro grosso vantaggio deriva dal loro utilizzo, che consideriamo invece molto poco; un fantastico effetto “collaterale”.

Sono previsti in Italia, grazie allo sviluppo del settore, 250 mila posti di lavoro divisi fra le principali aziende del nostro paese, Fiat, Poste italiane e Telecom.

Asus scopre il bambù e produce il primo computer ecologico

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E’ davvero recente la notizia che Asus, uno dei produttori più grossi di computer, abbia ideato il progetto del computer ecologico, denominato Ecobook.

L’Ecobook sarebbe un notebook con un case realizzato totalmente in bambù.

Questa pianta che sappiamo avere un ottimo ritmo di crescita, fa parte delle graminacee come il grano e il mais ed è molto diffusa in vaste zone del pianeta. Viene spesso utilizzata per costruire barriere ed è infatti abbastanza robusta e regge bene agli agenti atmosferici.

Gemellaggio fra Italia e Congo per proteggere il gorilla della montagna

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Ricordate la foresta del film Gorilla nella nebbia? E’ al via un progetto di finanziamento per la tutela di questo grande patrimonio boschivo e del suo habitat. La cooperazione avverrà in gemellaggio tra Congo ed Italia ed in particolare tra le Oasi Regionali del Wwf e quelle della Regione del Kivu. Saranno piantati circa 100.000 alberi.

Il progetto di cooperazione denominato PEVì-Kacheche è stato avviato tra Abruzzo e Repubblica Democratica del Congo ed è finanziata dalle oasi del Wwf in Abruzzo (Lago di Penne, Lago di Serranella, Diga di Alanno, Calanchi di Atri, Gole del Sagittario, Sorgenti del Pescara e Cascate del Rio Verde) e dall’Ufficio Cooperazione Internazionale della Regione Abruzzo nell’ambito del bando annuale 2007. Le azioni principali previste dal piano sono due:

  • la tutela del Parco Nazionale dei Monti Virunga, sito che è stato dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco e reso famoso dal film Gorilla nella nebbia, attraverso l’innesto di 100.000 alberi che formeranno una fascia tampone intorno al parco, creando nuovi posti di lavoro per gli indigeni con la costituzione di un vivaio e ricostituendo gli habitat forestali oggi distrutti.
  • la formazione professionale di 5 operatori congolesi dell’Istituto per la Conservazione della Natura del Congo (Iccn, Institute Congolais pour la Conservation de la Nature) che saranno ospitati nella nostra regione e parteciperanno ad incontri, seminari e laboratori pratici nelle oasi del Wwf dell’Abruzzo.

Bici elettrica al posto dell’auto: i cinesi sembrano pensarla così

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Nelle nostre città l’uso della bicicletta è sicuramente limitato dalla pericolosità delle strade e dalle scarse piste ciclabili. Qualche avventuriero che ha scelto il mezzo a due ruote totalmente non inquinante, si trova a dover affrontare il rischio di essere investito dalle auto che poco considerano i ciclisti e provando a salvarsi la pelle, usando magari anche i marciapiedi, si ritrova a sua volta a rischiare di rendere pericolosa la passeggiata ai pedoni.

Solo recentemente la bici a pedali è stata sostituita da qualche bicicletta elettrica, ma qui in Italia anche se alcuni la trovano sicuramente comoda perché meno faticosa, i più, continuano a preferire il vecchio veicolo a due ruote spinto dalla forza umana.

Questa idea della bicicletta elettrica sembra invece essere stata presa molto sul serio in Cina.

Distingueremo le piante grazie al << codice a barre>>

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Un recente articolo sulla rivista che viene pubblicata on line, “Proceedings of the National Academy of Scienze” (PNAS) ha annunciato la scoperta da parte di una equipe di scienziati internazionali, di un gene nel cui interno sarebbe presente un “codice a barre” che potrebbe in futuro diventare il nuovo sistema identifiativo delle specie vegetali presenti sulla terra.

Il lavoro degli scienziati, i cui paesi di appartenenza erano Regno Unito, Sudafrica e Costa Rica, ha portato a realizzare test di ben otto ipotetiti codici a barre su oltre 1600 specie vegetali dell’area territoriale dell’Africa meridionale e nell’area mesoamericana.

Auto ecologiche: arriva l’idrogeno?

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Al prossimo salone dell’auto di Ginevra si parlerà ecologico. I grossi problemi dovuti allo smog che le amministrazioni comunali delle città, si trovano a dover affrontare ogni giorno e che negli ultimi anni stanno sempre più limitando ai cittadini l’uso della propria auto, obbligano le case costruttrici di automobili ad incominciare a produrre autoveicoli che rispettino il nostro ambiente.