Il Governo laburista australiano vuole, prima del congresso di Copenaghen, approvare una nuova legge che applichi un regime di scambio di emissioni, approvato dal Parlamento. I partiti liberale e nazionale dell’opposizione sono in fermento, e non credono che il Governo sia in grado di attuare una svolta simile.
Sanno infatti che gli australiani vogliono qualche azione sul cambiamento climatico. Il leader dell’opposizione, Malcolm Turnbull, ha anche dichiarato pubblicamente (e forse profeticamente),
Io non guiderò un partito che non è impegnato ad intervenire in modo efficace sul cambiamento climatico come lo sono io.
Turnbull è ben consapevole che l’azione sul cambiamento climatico è una parte significativa della ragione per cui l’Australia ha votato il primo ministro Kevin Rudd e il suo partito due anni fa. Eppure molti esponenti dell’opposizione sono ardenti scettici del riscaldamento globale. Ma se votassero contro il progetto di legge del governo, esso potrebbe utilizzare questo come pretesto per sospendere il Parlamento e indire una nuova elezione nazionale. Pare però che il popolo australiano sia ancora schierato con il Governo.
Sempre che il Governo continui a dimostrare alla popolazione che l’Australia sta facendo qualcosa per combattere i cambiamenti climatici. Nessun australiano medio è in grado di conoscere che cosa un sistema di scambio delle emissioni comporti. Ma anche un 5% di riduzione delle emissioni di carbonio è un segno di azione. Inoltre Kevin Rudd avrebbe qualcosa di solido e tangibile da utilizzare a Copenaghen.
Il partito dei Verdi d’altra parte è convinto che tale sistema sia inefficace e non fornisca alcuna azione concreta su questo tema cruciale. Il senatore Christine Milne ha detto:
Non è la soluzione di cui il clima ha bisogno. Sarà un fallimento.
Rimane ancora escluso il settore agricolo dal sistema, è quasi raddoppiata l’assistenza del governo che fornirà all’industria del carbone i fondi per adeguarsi al sistema, e stride un po’ l’iniziativa di raddoppiatre i permessi inquinanti che saranno a disposizione dei gruppi elettrogeni. Il Primo Ministro australiano, Kevin Rudd, ha intensificato la pressione ed ha invitato l’opposizione a fare una
legge per il futuro, non per il passato. Agite per i vostri figli. Fate una legge per i vostri nipoti. Non agire oggi è il corso più rischioso di azioni a disposizione del Parlamento. La mancanza di azione di oggi è come lanciare i dadi sul futuro dei nostri figli. Non voglio correre il rischio.
Il Governo chiederà al Parlamento di votare per il disegno di legge sullo scambio di emissioni questa settimana. Dunque anche l’Australia si muove. Sembra che l’Italia resti sempre più sola in fondo al gruppo.
Fonte: [Treehugger]