Il consumo dei metalli in tutto il mondo è destinato a crescere di 10 volte tanto nei prossimi anni, divendendo una richiesta insostenibile per il Pianeta e per l’ambiente: sia il sovrasfruttamento delle miniere sia per le persone che vi lavorano senza adeguate tutele e protezioni. A dare la notizia è l’Unep, l’agenzia dell’ONU per l’ambiente.
Sarebbe sufficiente riciclare i prodotti che contengono metalli in modo adeguato e realizzare oggetti in cui i metalli si possano riciclare al 100%. Questa è la soluzione prevista dall’Unep per l’aumentare insostenibile della richiesta di metalli. Al giorno d’oggi più di 40 diversi tipi di metalli sono impiegati per la realizzazione di dispositivi elettronici, ma anche per le lampadine, i pannelli solari e diversi altri prodotti che sfruttano il 7-8% dell’energia totale ma, come spiega il direttore dell’Unep Achim Steiner
Man mano che le popolazioni nelle economie emergenti adottano tecnologie e stili di vita simili a quelli che attualmente hanno i paesi ricchi, la richiesta globale di metalli aumenterà da tre a nove volte. Chi progetta i prodotti deve fare in modo che questi materiali possano essere facilmente recuperati quando gli oggetti arrivano alla fine del ciclo di vita.
Come si legge nel dossier pubblicato dall’Agenzia ONU per l’ambiente, una grande quantità di metalli è richiesta per la produzione di smartphone e di altri dispositivi mobili che contengono tutti i 40 metalli estratti e descritti nel rapporto come risorse insostenibili per il Pianeta, e anche le cosiddette “terre rare”. Un semplice e piccolo iPad, ad esempio, contiente 1,3 grammi su 650 di lega di stagno. Questo metallo, solo per citare un caso, è stato oggetto di un’inchiesta del Guardian e di Friends of the Earth che ha coinvolto il gruppo Samsung perché, come hanno scoperto i consumatori, lo stagno utilizzato dal colosso della telefonia proveniva dalle isole Bangka che si trovano in Indonesia, dove il lavoro nero minorile e la deforestazione sono strettamente legate alla produzione dello stagno che viene esportato in tutto il mondo e costituisce il 90% del fabbisogno globale.
[Fonte: Ansa]
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