A più di tre mesi dall’allarme delle autorità sulle tracce di arsenico trovate nell’acqua di decine di Comuni del Lazio, ancora non è cambiato niente. Anzi, se possibile la situazione è persino peggiorata. Sì perché alla lunga l’ingestione di queste quantità può provocare problemi perché si accumula nell’organismo, e chi è a maggior rischio sono i bambini, le cui analisi del sangue stanno rivelando sempre più spesso quantità eccessive di questa sostanza.
Negli individui adulti la media di arsenico trovata nell’organismo è risultata due volte e mezzo maggiore rispetto alla soglia di sicurezza. Il problema sta nel fatto che non si viene in contatto con l’arsenico soltanto bevendo l’acqua del rubinetto. Se fosse così, basterebbe bere quella in bottiglia. Ma il dramma vero è che la sostanza entra nella catena alimentare, e così ce la ritroviamo nella pasta che cuciniamo in casa, nella carne e nel latte degli allevamenti del posto, ed in mille altri modi. Ad esempio nei panifici del viterbese è stata rilevata una quantità di arsenico superiore ai limiti consentiti dalla legge.
Ed il sospetto ora è che anche gli ortaggi, e persino il terreno, siano ormai contagiati. L’arsenico rilevato in 16 Comuni del viterbese (ma si sospetta siano almeno quaranta quelli interessati più altri 5 in provincia di Roma) è attualmente al livello doppio rispetto alla soglia consentita dalla legge perché considerata sicura. Il problema è che in questi ultimi mesi, anziché cercare di risolvere la questione, c’è stata prima la campagna elettorale nella Regione, e poi l’elezione, le procedure d’insediamento e tutto il resto, lasciando il territorio ad una inazione dannosa.
Ora che finalmente il nuovo presidente Zingaretti si è insediato, ha promesso che si occuperà del problema. Si ma quando? I sindaci dei Comuni colpiti intanto non vogliono più aspettare ed hanno dichiarato illegale bere l’acqua del rubinetto o produrci alimenti, ma è consentito utilizzarla solo per lavarsi. Questa limitazione però non è degna di un Paese civile.
Photo Credits | Getty Images
manuel 13 Maggio 2013 il 3:06 pm
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Dannie 1 Marzo 2017 il 1:36 am
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