L’idea di scaldare gli ambienti domestici utilizzando l’aria calda della rete metropolitana prende sempre più piede a Parigi. Nell’articolo pubblicato da Le Monde si legge che la società Paris Habitat-OPH, una delle principali aziende europee nel settore delle case popolari, sta investendo molto sull’uso delle dispersioni di calore della rete del trasporto pubblico per riscaldare gli edifici parigini.
Il progetto di utilizzo dell’energia dispersa nelle linee metropolitane è nato alcuni mesi fa quando la compagnia Paris Habitat-OPH acquista un vecchio stabile nei pressi del Centre Pompidou per ricavarne appartamenti. Durante il sopralluogo alle cantine dell’edificio, gli addetti trovano una scala che collega l’edificio ai binari del metrò. L’idea di inserire una pompa di calore per recuperare l’aria calda prodotta in metropolitana e alimentare il sistema della caldaia è quasi immediata, in Francia.
Il progetto passa su carta e dalle stime effettuate si ritiene che in questo modo si potrebbero produrre ogni anno 15kWh/m di energia, quando l’intera richiesta dell’edificio è di circa 80kWh/m, utilizzando aria calda che altrimenti andrebbe dispersa. Ora ci sono però alcuni dubbi da risolvere, ad esempio come evitare che l’aria calda, e pesante, della metropolitana, non arrivi negli appartamenti? Oppure come isolare l’edificio dalla metropolitana in caso di incendio? I tecnici della società parigina stanno lavorando al progetto, e l’idea si è rivelata più di una semplice intuizione, una soluzione geniale per il riuso di energia di dispersione.
L’iniziativa ha suscitato un grande interesse nel Paese, anche perché come spiega Emmanuel Tual, direttore del settore Economia e Sviluppo Sostenibile della Parigi Habitat-OPH, avvicina la città di Parigi all’obiettivo europeo di riduzione delle emissioni di CO2 del 30% entro il 2020.
La Francia non è nuova a progetti green come questo e all’uso di fonti alternative e rinnovabili: è passato solo un anno da quando è stata inaugurata la piscina comunale di Levallois-Perret, un paesino a pochi km a nord di Parigi, riscaldata con il calore della rete fognaria della città, un progetto già adottato in Norvegia e in Svezia.
[Fonte: Le Monde]
[Foto: blog.libero]