Nonostante in Italia le belle giornate ancora non è che si siano viste molto, le registrazioni provenienti dal resto del mondo ci raccontano di un pianeta sempre più caldo. La combinazione tra la temperatura superficiale dell’oceano e quella della Terra è stata la più calda mai registrata per i mesi di aprile e per il periodo gennaio-aprile, secondo il NOAA (National Oceanic and Atmosferic Administration).
Inoltre, il mese scorso la temperatura media della superficie dell’oceano è stata la più calda in assoluto per qualsiasi aprile della storia, e la temperatura globale della superficie terrestre è stata la terza più calda. L’analisi mensile del NOAA’s National Climatic Data Center, che si basa su dati risalenti al 1880, serve ai governi per avere una fotografia della situazione delle temperature globali. Dopo il salto vedremo tutte le registrazioni.
Ecco cosa ci ha riservato l’aprile 2010:
- La temperatura media registrata a terra e sulla superficie dell’oceano è stata la più calda in assoluto (14,5° C), che è di 0,76° C al di sopra della media del 20° secolo.
- Entrambe le temperature sono le più calde del periodo gennaio-aprile, con una media di 13,3° C, che è 0,69° C sopra la media 20° secolo.
- La temperatura globale della superficie dell’oceano è stata di 0,57° C al di sopra della media 20° secolo (16° C) e la più calda mai registrata nel mese di aprile. Il calore è stato più pronunciato nelle porzioni degli oceani equatoriali, in particolare nell’Atlantico.
- La temperatura globale della superficie terrestre è stata di 1,29° C al di sopra della media del 20° secolo che è 8.1° C, la terza più calda per il mese di aprile. Il maggior calore si è sentito in Canada, Alaska, Stati Uniti orientali, Australia, Asia meridionale, Africa settentrionale e nel nord della Russia.
- El Niño, la corrente che da due anni sta sconvolgendo le temperature di mezzo mondo, si è indebolito ad aprile, e di conseguenza la temperatura della superficie del mare ha ridotto le anomalie nell’Oceano Pacifico equatoriale. L’indebolimento ha contribuito in modo significativo al calore osservato nella fascia tropicale e nella temperatura dell’oceano globale. Secondo il NOAA’s Climate Prediction Center, El Niño è destinato a continuare fino a giugno.
E poi ci sono le conseguenze del riscaldamento globale che, come sempre, non si fanno attendere:
- Il ghiaccio marino artico è stato inferiore al normale per l’undicesimo aprile consecutivo, coprendo una superficie media di 14,7 milioni di chilometri quadrati. Si tratta del 2,1% al di sotto della media 1979-2000 che ha portato questo mese ad essere il 15° aprile con la misurazione minore dal 1979. E’stato, tuttavia, l’aprile con la misura maggiore del ghiaccio artico in mare dal 2001.
- La misura del ghiaccio antartico in mare è stata vicina alla media, solo dello 0,3% inferiore ad essa.
- Sulla base delle osservazioni satellitari NOAA, la copertura della neve è stata il quarto minimo storico dal 1967 per l’Emisfero Nord ed il settimo aprile consecutivo con condizioni più calde del normale nel Nord America, Europa e parte della Russia.
- La neve del Nord America ha toccato in questo mese il suo record negativo.
- La Cina ha avuto il suo mese più piovoso dal 1974 e il Tibet ha avuto il suo aprile più piovoso dall’inizio delle rilevazioni che iniziarono nel 1951. Al contrario, la Germania ha avuto il suo secondo aprile più secco dal 1901.
Fonte: [Sciencedaily]
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