Dietrofront, scusate ci siamo sbagliati. Con queste poche parole la Apple spera di poter recuperare un po’ di terreno perso nella corsa alla sostenibilità che aveva tanto fatto arrabbiare i consumatori e gli amanti del prodotto della Mela. Ora si torna sulla decisione di uscire dall’EPEAT, il programma ambientale che segue chi produce tecnologia, il quale era stato abbandonato poco più di una settimana fa in quanto i prodotti di ultima generazione non rientravano nei parametri quantificabili dall’organismo.
Probabilmente era stato un tentativo per far modificare alla commissione dell’EPEAT le sue valutazioni, ma ha ottenuto l’effetto contrario: una vera sollevazione popolare con il più duro ritorno di immagine degli ultimi decenni. Addirittura alcune minicipalità americane, nonché il Governo degli Stati Uniti, avevano vietato di acquistare i prodotti Apple in futuro perché non rispondenti alle caratteristiche green a cui si devono sottoporre tutti i produttori. Da qui è partita una reazione a catena che ha portato al passo indietro da parte dell’azienda.
Abbiamo sentito di molti rivenditori delusi e amareggiati e riconosco che si è trattato di un errore
ha ammesso sul sito della Apple il vice presidente dell’hardware engineering Bob Mansfield. Alla base di tutto il disguido c’è la regola voluta dagli organismi dell’Electronic Product Environmental Assessment Tool secondo cui ogni prodotto tecnologico, per ricevere il certificato di sostenibilità, dev’essere analizzato in ogni suo pezzo. Il problema è che alcuni degli ultimi prodotti Apple , come l’ultimo MacBook Pro con Retina Display, non sono smontabili. Essendo un pezzo unico questo comporta due conseguenze: la prima è che non si può valutare secondo i parametri EPEAT, il secondo è che, se si dovesse rompere un componente, dovrebbe essere gettato l’intero computer per poterne acquistare un altro, senza la possibilità di riparare il pezzo danneggiato. Una pratica decisamente non ecologica.
Siamo contenti di questa marcia indietro in quanto negli anni la Apple si è sempre dimostrata una delle aziende più attente all’ambiente. Gli sforzi di puntare sulle rinnovabili e sul riciclo sono tra i migliori al mondo, e nelle classifiche dei prodotti e delle marche più green, i suoi iPhone e computer vari risultavano sempre nelle prime posizioni. Uscire dall’EPEAT risultava come darsi la zappa sui piedi, ma per fortuna si sono ricreduti in tempo.
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