Delle volte sembra che le classifiche che le associazioni ambientaliste come Greenpeace fanno, non servano a niente. Queste associazioni si limitano a dire “questa azienda ha fatto questo per l’ambiente e quest’altra non l’ha fatto”, ma poi tutto sembra destinato a rimanere così. Quando però un’azienda ci tiene al proprio nome, ecco che scatta una reazione d’orgoglio. E’ capitato alla Apple, che comunque già stava facendo bene in questo campo, in occasione dell’annuncio di Greenpeace che il data center di Maiden, in North Carolina, era alimentato principalmente alimentato dal carbone.
Un’accusa del genere la Apple non poteva lasciarla correre, e così ecco la reazione: ieri è stato annunciato che la maggior parte dell’energia di quel data center proverrà dalle rinnovabili. La società aveva già annunciato piani per costruire una impianto da 20 MW di pannelli solari ed un impianto da 5 MW a celle a combustibile, ma ora è stato deciso che il ricorso alle rinnovabili raddoppierà, e così verrà costruito un nuovo impianto da ulteriori 20 MW di energia solare che lo faranno diventare il più grande progetto del Paese prodotto da un’azienda che non si occupa principalmente di produzione energetica.
In totale queste installazioni produrranno 84 milioni di Kwh all’anno, sufficienti a coprire il 60% del fabbisogno dell’intero data center. A rendere ancora più eccezionale l’impresa è la tecnologia utilizzata, innovativa ma che fa sempre più proseliti, e cioè la tecnologia di inseguimento solare, con i pannelli che si spostano in modo da seguire i movimenti del sole, ottimizzando ogni minuto di luce della giornata.
E’ vero, ammettono dalla direzione, che il centro di Maiden era alimentato dal carbone, ma promettono anche che entro la fine dell’anno l’alimentazione arriverà da fonti diverse, tranne proprio che dal carbone, e non sarà quello l’unico data center a seguire questa linea. Anche quelli di Prineville, Oregon, e di Austin, Texas, otterranno energia da un mix di rinnovabili proprie ed altre provenienti dalla rete energetica locale. L’impianto di Newark, in California, invece otterrà il 100% della sua energia dalle rinnovabili a partire da febbraio 2013. Una bella soddisfazione soprattutto per chi redige le classifiche e vede che il suo lavoro serve a smuovere gli animi.
Photo Credits | Thinkstock
Bud 1 Marzo 2017 il 12:48 am
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