Ma in Italia abbiamo un Ministro dell’Ambiente? Ah sì, si chiama Stefania Prestigiacomo, e per quanto vi possiate sforzare le meningi, scommetto che non vi verrà in mente nulla che possa aver fatto da quando il Governo Berlusconi è in carica. Paradossalmente ha preso più provvedimenti la tanto vituperata mistra Carfagna, al suo primo anno in politica, che non lei, una delle donne con più esperienza politica d’Italia.
Come mai? Semplice: perché presiede il Ministero dell’Ambiente, l’ultima ruota del carro del Governo Berlusconi. Oggi Greenpeace lancia un appello a tutti i suoi sostenitori, simpatizzanti, o per coloro che vogliono veder lavorare il Ministro: firmate la petizione per svegliarla. La data non è casuale. Oggi, 28 febbraio 2009, è esattamente un anno dall’approvazione del cosiddetto “Decreto Semplificazioni“, uno dei pochi provvedimenti ambientali del Governo che però, nonostante abbia passato ogni esame delle Camere, non viene ancora attuato perché ancora non emanato dal Ministro Prestigiacomo.
Il decreto, in breve, costringe le case produttrici di beni tecnologici a ritirare dal mercato, a proprie spese, gli oggetti vecchi, che i cittadini non sanno come smaltire. In pratica funzionerebbe che, se ad esempio io volessi acquistare un nuovo computer per sostituire uno vecchio, potrei portarlo al negozio in cui faccio l’acquisto, in modo da lasciare a loro il compito di smaltire questo rifiuto altamente inquinante. Oggi invece capita che, nel migliore dei casi, in un angolo della casa vengano accatastati quintali di materiale tecnologico che non si sa come smaltire, oppure, più frequentemente, questi prodotti si finisce con il gettarli nel cassonetto dell’indifferenziata, o peggio ancora per strada come capita in alcune parti d’Italia.
L’idea del decreto non è complicata da attuare. Vista l’immbobilità del Ministero, Greenpeace si è data da fare e dopo numerose manifestazioni ed una raccolta di 47 mila firme, ha convinto Philips Italia a cominciare questa procedura. Se oggi dovete smaltire un vostro apparecchio Philips, potete portarlo da un rivenditore e ci penserà lui a riciclarlo. Nulla di più semplice. Per aderire all’iniziativa e chiedere alla ministra di attuare il decreto, è possibile farlo dal sito di Greenpeace, cliccando qui per firmare la petizione.