“Sentiamo il dovere di informare la classe politica e il Paese riguardo la crisi energetica e climatica incombente – si legge nel documento – che minaccia di compromettere irrimediabilmente la salute e il benessere delle generazioni future. Tutti gli esperti ritengono che sia urgente iniziare una transizione dall’uso dei combustibili fossili a quello di altre fonti energetiche, così che possa essere graduale”.
La vera energia del futuro è quella solare, che nell’arco di un anno cede una quantità di energia pari a 10.000 volte il consumo mondiale, e soprattutto gratuitamente.
Sarebbe un buon tema per una campagna elettorale, ma il problema è che con questa svolta non ci guadagnerebbe nessuno, a parte la terra che tornerebbe a respirare.
Davide 5 Aprile 2008 il 9:27 am
“che però è pericoloso sia per quanto riguarda il danno che possono creare le scorie, ma anche per il rischio di esplosione, di attacchi terroristici, e soprattutto ha un forte costo che dovrebbero sostenere i cittadini, e che non sarebbe nemmeno un assicurazione sul suo funzionamento, dato che di uranio in natura ce n’è davvero poco…..”
Mi dispiace ma devo contraddire tutto quello che avete scritto..
l’idea di questo sito mi piace, parlare di ambiente ed energia sostenibile, in quanto sono molto interessato ad energie rinnovabili..
Tutti quando si parla di nucleare pensano a chernobyl, beh si sbagliano! le centrali atomiche europee ed americane sono costruite con tecnologia di sicurezza passiva con controlli retroazionati dal processo, questo vuol dire che se ci fosse un minimo surriscaldamento eccessivo ci sarebbe un completo fermo impianto senza nessun rischio..
Per quanto riguarda gli attacchi terroristici avevo sentito parlare di progetti di impianti costruiti sotto ai monti, e visto che da noi ce ne sono in abbondanza non vedo perchè non sfruttarli, in questo modo avremmo un ingresso controllato all’impianto e la sicurezza da attacchi aerei..
Le scorie come sappiamo vengono stoccate in miniere di salgemma, molto presenti nei paesi nordici, e non avremmo emissioni, poi con le nuove tecniche di fusione rapida il tempo di decadimento della radioattività si aggira intorno ai 100 anni, e solo questo mi fa dire “tra 100 anni avranno trovato un modo per smaltirtli migliore al nostro, ogni giorno la tecnologia migliora!”
Di uranio c’è nè poco, rispetto a cosa stabiliamo poco o tanto?
e poi visto che in natura è radioattivo immaginiamo cosa succederebbe se ce ne fosse tanto…
comunque per il funzionamento di una centrale ne servono quantità ridotte, quindi non c’è nessun problema di rifornimenti…
Ed infine la spesa pubblica… beh visto che siamo in Italia non se ne può far niente, tutti tentano di fregarsi un po’ di soldi qua e la, ma sicuramente ad avere una centrale nucleare il prezzo della corrente scenderebbe di molto e questo si converte in risparmio..
Poi ammettiamolo… ci sono centrali sui confini con la Francia, se esplodesse una di quelle a noi non succede niente? lo sappiamo tutti che farebbe male anche a noi, però noi pensiamo che se non l’abbiamo noi non è colpa nostra..
Resto favorevole pienamente al solare ma costa troppo e la tecnologia è ancora da migliorare, ci sono anche molte altre fonti, eolica, motori a biocombustibile e c’è anche qualche brevetto bloccato dalla NASA riguardante le fonti di energia..
Complimenti per il sito e ringrazio chi leggerà tutto il mio papiro!
Paola Pagliaro 5 Aprile 2008 il 11:43 am
ho letto il tuo “papiro”, grazie di leggerci, ovviamente su questi temi ognuno ha la sua opinione, nuclere sì, nucleare no, io di recente mi sono occupata dei finanziamenti di enel e san paolo alle centrali nucleari a rischio (ti invito a leggerlo, se ti va http://www.ecologiae.com/enel-e-banca-intesa-san-paolo-parteciperanno-al-finanziamento-di-due-reattori-nucleari/ )… a questo proposito mi collego al tuo discorso, se le centrali nucleari fossero “sicure”come giustamente fai notare, sarebbe utilissimo investire nel loro potenziamento, in questo senso. Ma si sa, gli affaristi come li chiamo io, cercano di risparmiare su tutto, e come lo dimostrano le morti bianche, la prima cosa su cui si risparmia è la sicurezza! Recentemente in un comunicato stampa del Parlamento Europeo, ho letto che l’Italia è sotto accusa perchè gli impianti per i rifiuti tossici non prevedono sistemi di sicurezza adeguati in caso di fuoriuscite, o incidenti. Ecco credo che non ci sia abbastanza senso di responsabilità da parte dei privati e delle istituzioni e delle imprese e dello Stato in Italia, per pensare al nucleare. Il solare ha dei costi elevati, ma si possono ammortizzare col tempo, e penso dovrebbero essere previsti maggiori incentivi. Il problema principale è che le ecoenergie non convengono a molti piani alti, ci sono troppi interessi nei combustibili fossili ancora. Ma finiranno…e allora una scelta sarà obbligata… grazie per il tuo interessamento al nostro sito, scusa anche il mio di “papiro”, a presto, continua a seguirci… 🙂
Marco Mancini 5 Aprile 2008 il 11:46 am
salve, prima di tutto la ringrazio per il commentone, e mi fa piacere vedere che persone tanto preparate leggano i nostri articoli.
Detto questo, mi dispiace ma dovrei contraddirla. Molte di queste notizie derivano da una intervista fatta a Repubblica al premio Nobel Carlo Rubbia (questo è il link http://www.ecologiae.com/scienza-tecnologia/energia-solare-e-il-futuro-dellitalia-parola-di-carlo-rubbia/) in cui, al contrario di quello che lei sostiene, parla del calcolo delle probabilità che esploda, in tutto il mondo, una centrale nucleare ogni 100 anni.
Per quanto riguarda l’uranio, secondo i dati del centro scientifico svizzero in cui lavora Rubbia, mantenendo il consumo odierno, le quantità di uranio mondiale potrebbero finire più o meno tra 25 anni. Se pensa al tempo tecnico che ci vuole per cambiare la legge che autorizza la costruzione delle centrali nucleari, e poi il tempo che ci vuole a realizzarle, capirà che di uranio ce ne sarà rimasto ben poco.
Lo stesso Rubbia parla di migliaia di anni per smaltire le scorie nucleari, e non solo 100, come lei sostiene.
Però le posso dar ragione sulle centrali francesi. Per quelle si spera che le Alpi facciano da muro, almeno per limitare i danni in Italia, ma sicuramente farebbe meno danni un’esplosione che riguarda una zona limitata dell’Italia, piuttosto che una centrale nel cuore della nazione.
Spero di essere stato utile per chiarirle un pò le idee.
La ringrazio nuovamente.
Marco Mancini
Davide 5 Aprile 2008 il 11:57 am
Io stavo alle parole del mio docente Aldo Zenoni, Vicepresidente della facolta di Ingegneria a Brescia…
per i 100 anni degli smaltimenti la tecnologia è ancora da utlimare comunque il problema di fondo è sempre quello del governo, siamo in Italia…
settimana scorsa o poco prima su report avevano intervistato un ingegnere che aveva progettato un impianto solare da fare in Italia ma come al solito i permessi sono stati negati, lo stesso progetto in Spagna è stato subito finanziato e realizzato.
a questo punto mi viene da pensare che siamo noi cittadini gli stupidi che non interveniamo finchè non abbiamo i problemi (vedi Napoli) e dopo ci viene a costare il doppio, sia di soldi che di salute.
grazie per gli articoli e le informazioni che mi avete dato e sicuramente contnuerò a leggervi!
Marco Mancini 5 Aprile 2008 il 12:22 pm
non siamo noi cittadini gli stupidi, ma la classe politica. purtroppo, come diceva Paola e come concludevo io il mio articolo, se il progetto non fa arricchire nessuno, in Italia non viene approvato, a meno che non si arriva con l’acqua alla gola!
che ci vogliamo fare, siamo italiani, siamo abituati a queste cose
paolomot 6 Aprile 2008 il 2:11 pm
Il nucleare secondo me andrebbe esclusa da qualunque energia del foturo