Una vittoria degli apicoltori che da anni denunciano in tutta Europa i danni alle api causati dai neonicotinoidi utilizzati in agricoltura. L’hanno riportata in Francia contro il Cruiser 350, un preparato che viene utilizzato per la concia del mais e che era stato autorizzato dal Ministero dell’Agricoltura nel 2010. Una decisione che gli apicoltori avevano impugnato davanti al Consiglio di Stato di Francia che, con una sentenza del 3 ottobre scorso, ha dato loro ragione dichiarando l’utilizzo di questa sostanza illegale. Una vittoria non trascurabile per gli apicoltori e dunque per le api vessate dai neonicotinoidi, dal momento che il Cruiser 350 oltralpe è a dir poco ampiamente utilizzato nei campi.
Soddisfazione è stata espressa per la sentenza da ambientalisti ed apicoltori uniti, sostenendo anche le spese giudiziarie, sul fronte comune di far bandire i neonicotinoidi. Spiega Francesco Panella, a capo dell’Unaapi, l’Unione Nazionale degli Apicoltori Italiani:
La sentenza è l’ennesima, severa e definitiva censura del sotterfugio delle autorizzazioni d’uso annuali a termine, trucco di Ministero e Syngenta per evitare di produrre le prove precauzionali richieste dalle norme e impedire nel contempo qualsiasi valenza pratica all’esito dei ricorsi dei cittadini.
E in Italia qual è la situazione sul fronte dei neonicotinoidi? Non buona dal momento che si va avanti di proroga in proroga, cosa che tra l’altro nel nostro Paese è consuetudine che permette di dare ragione a chi ce l’ha solo verbalmente senza però accontentarli nei fatti. Come ci spiega sempre Panella:
Ora tocca all’Italia, dove il divieto all’uso dei neonicotinoidi, ripetutamente prorogato a partire dal 2008, scade il 31 ottobre 2011, e per il quale chiediamo lo stop definitivo ai Ministeri di Agricoltura e Salute. Proprio in vista della scadenza, dal 15 al 23 di ottobre, gli apicoltori italiani, si preparano ad una mobilitazione nei principali territori dove si coltiva mais.
Ci sono d’altra parte prove piuttosto evidenti che il divieto di utilizzare queste sostanze abbia immediate ripercussioni positive sulle api:
Proprio la sospensione di questi insetticidi neurotossici, ci spiega infatti Panella, ha consentito una graduale ed eclatante ripresa del settore apistico in Italia, che adesso mostra nei territori del mais evidenti segni di benessere, come dimostra, tra l’altro, l’andamento dei raccolti di miele degli ultimi tre anni.
Apenet, una ricerca sulla moria delle api, ha d’altro canto avvalorato questa tesi, confermando inoltre che si potrebbe fare a meno dei neonicotinoidi senza per questo soccombere alle parassitosi del mais.
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