Nel Mare di Ross sulle coste dell'Antartide è stata creata il più vasto parco marino protetto del mondo. Oltre 1,5 milioni di kmq si mare protetti dallo sfruttamento.
Sono stati necessari anni di complesse trattative, ma alla fine per una vasta regione di mare antistante la costa dell’Antartide sono state decise nuove misure di protezione. Nel Mare di Ross verrà istituita la più grande area marina protetta del mondo voluta e pensata per preservare l’habitat naturale e le numerose specie animali che vivono nella regione. Generale apprezzamento è stato espresso dalle associazioni ambientaliste che da anni si battono per la preservazione dell’Antartide e delle sue unicità ambientali.
La CCAMLR decide per la protezione del Mare di Ross
Lo storico accordo che farà del Mare di Ross una area ambientale protetta è stato raggiunto nelle scorse ore durante i lavori del 35esimo meeting della CCAMLR (Commission for Conservation of Antarctic Marine Living Resources) ad Hobart in Australia. La proposta di introdurre nel Mare di Ross un’area protetta è stata formulata congiuntamente dagli Stati Uniti e dalla Nuova Zelanda già nel 2011. Negli anni seguenti si sono sviluppate complesse trattative sulla proposta che sono ora arrivate ad una positiva conclusione. I 25 membri della CCAMLR – tra cui l’Italia- hanno infatti approvato all’unanimità il progetto di creazione del parco marino protetto.
Tecnicamente la CCAMLR ha deliberato l’istituzione di un’area marina protetta (marine protected area – MPA) estesa 1,55 milioni di kmq. L’accordo sarà operativo a partire dal dicembre del 2017 e introdurrà una serie di limitazioni stringenti alle attività umane che sarà possibile svolgere nella regione. Circa il 70% dell’intera area protetta costituirà una così detta ‘no-take’ zone in cui sarà vietata qualsiasi forma di pesca. Nel resto del territorio protetto saranno individuate due aree ad attività parziale in cui sarà consentita la pesca di pesce o krill ma solo per scopi scientifici. Ricordiamo che il termine krill si indica genericamente un complesso di crostacei che vivono negli oceani.
La tutela dell’Antartide attraverso il mare
L’istituzione di una nuova area marina protetta nel Mare di Ross costituisce un ulteriore tassello delle politiche internazionali per la tutela dell’Antartide. Attorno a questo continente ‘di ghiaccio’ esiste da sempre uno straordinario interesse scientifico dovuto all’unicità degli ambienti naturali che lo costituiscono. Purtroppo l’Antartide è anche al centro di grandi interessi commerciali che rischiamo di alterarne gli equilibri.
L’area marina protetta istituita dalla CCAMLR svolgerà un importate ruolo nella protezione dell’habitat e delle biodiversità della regione antartica. La zona di mare protetta consentirà la crescita e la riproduzione delle specie marine della zona in condizioni di sicurezza dall’azione dell’uomo. In una prospettiva di più lungo periodo inoltre la MPA offrirà dei parametri di confronto rispetto al resto dei mari della zona. In particolare il confronto sul numero e sulla varietà delle specie presenti permetterà di comprendere meglio l’effetto dell’azione dell’uomo sugli equilibri della fauna oceanica. Nuove opportunità di ricerca si aprono quindi per gli scienziati che potrebbero elevare il livello di conoscenza del complesso ecosistema marino.
Dove si trova il Mare di Ross?
Il Mare di Ross è il nome convenzionale assegnato ad una vasta porzione di mare delimitata da una lato da una grande concavità nella costa dell’Antartide. Geograficamente questa regione di mare si trova a sud della Nuova Zelanda e dell’Australia. Il nome del mare è dovuto a James Clark Ross esploratore e navigatore britannico che lo scopri nell’Ottocento.
La parte più interna del Mare di Ross è costantemente ghiacciata per tutto l’anno e costituisce la così detta Barriera di Ross che ospita una numerosa popolazione di pinguini. L’area marina protetta che verrà istituita coprirà una regione estesa più di 5 volte l’Italia.
Come detto il nuovo accordo internazionale vede la luce nell’ambito della CCAMLR. Questa istituzione è nata nel 1980 con lo specifico obiettivo di tutelare le risorse marine in Antartide. Una parte delle discussioni che hanno portato all’istituzione dell’area protetta nel Mare di Ross si sono svolte anche in Italia con due riunioni a Genova (27 giugno – 1 luglio) e Bologna (4 – 15 luglio) coordinate dal CNR.
Le reazioni di WWF e Greenpeace
Reazioni positive all’accordo di Hobart sono arrivate da molte organizzazioni ambientaliste. La sezione italiana del WWF parla di un giorno di festa per i mari di tutto il mondo ricordando come il Mare di Ross sia una delle aree più incontaminate al mondo. L’associazione sottolinea il ruolo fondamentale che la collaborazione internazionale ricopre in questo genere di accordi. L’area protetta nel Mare di Ross è definita dal WWF come una sorta di ‘polizza assicurativa‘ per gli oceani in grado di mettere al riparo da interessi commerciali uno straordinario patrimonio ambientale. Non manca anche una segnalazione di tipo più strettamente operativo: il WWF sottolinea infatti che l’intesa annunciata a CCAMLR ha una validità di 35 anni mentre sarebbe auspicabile che l’istituzione delle aree marine fosse sempre permanente.
Anche Greenpeace definisce l’accordo una vittoria per quanti si sono battuti in questi anni per la protezione dell’Antartide. Viene inoltre sottolineato il positivo impatto che l’istituzione dall’area marina protetta avrà sulle molte specie animali che vivono nella regione tra cui balene, pinguini e merluzzi antartici. Anche Greenpeace sottolinea come la durata dell’accordo sia per il momento limitata a 35 anni auspicando che nel 2051 la decisione di rendere permanente l’accordo arrivi senza esitazioni.
Photo | Thinkstock
Mercedes 2 Luglio 2017 il 7:56 am
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