Gli animali sentono il rumore del terremoto o prevedono un terremoto? Da diversi studi tra cui uno dell’INGV, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, emergono pochi dubbi in merito. Dal punto di vista scientifico, facendo riferimento ai sensi maggiormente sviluppati di alcuni animali rispetto all’uomo, la possibilità da parte di specie come i cani di udirne il rumore in anticipo appare del tutto plausibile.
Come è noto circolano molti video in rete riguardanti animali che si agitano poco prima dell’arrivo di un terremoto. Naturalmente in casi come questo si sprecano le ipotesi, molte delle quali piuttosto fantasiose. Ma se partiamo dal fatto che il rumore del terremoto è una realtà, che può essere udito poco prima della scossa anche da esseri umani, come non è insolito che accada (il 40% delle persone lo odono, secondo dati raccolti dall’INGV) appare quindi altamente probabile che gli animali lo percepiscano prima.
Alcuni appassionati di animali hanno forse letto alcuni dei suggestivi saggi sui “poteri” degli animali, come il noto studio di Rupert Sheldrake intitolato “I Poteri straordinari degli animali”. Sheldrake utilizza un concetto che benché non sia propriamente quello di telepatia, vi si avvicina. Alcune delle tesi del libro non sono state ancora confutate, ma per quanto riguarda eventi eccezionali come i terremoti appare estremamente difficile imputare la percezione anticipata di una scossa e facoltà percettive che non siano più propriamente sensoriali.
La tesi dell’INGV, più nello specifico, è che gli animali percepiscano il rumore del terremoto in anticipo per via delle onde P:
dati mostrano che il 40% delle persone afferma di aver sentito il rombo prima dell’inizio dello scuotimento. Questa osservazione si spiega con la diversa velocità di propagazione delle onde sismiche: le prime onde che arrivano (onde P) a volte sono più difficili da percepire come vibrazione, rispetto alle più lente onde S, ma possono produrre un suono udibile. E’ questo il motivo per cui gli animali domestici, con l’udito molto più sensibile rispetto all’uomo, possono fuggire spaventati pochi secondi prima dell’inizio dello scuotimento.
Una tesi che appare senz’altro ben fondata.
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