Se questo Natale volete come regalo (o volete regalare) un animale domestico, pensateci bene perché bisogna prima di tutto tenere conto che si tratta di un essere vivente e non di un giocattolo che, passata la moda, si può buttare via. A ricordarlo è il corpo Forestale italiano che lancia l’allarme traffici illeciti: se avete deciso di regalare un cane o un altro animale, accertatevi da dove provenga.
Purtroppo a Natale aumentano i traffici illegali di animali, soprattutto esotici, che arrivano in Italia spesso in fin di vita, in condizioni critiche e disumane. Cristina Avanzo, vicequestore aggiunto del Corpo Forestale dello Stato, responsabile del Nirda (Nucleo investigativo reati in danno agli animali), ha stilato una sorta di “guida” per regalare un animale in modo responsabile.
Bisogna prima di tutto affidarsi a rivenditori autorizzati. Quindi ok per i negozianti con licenza, e va bene anche se a fornirvi l’animale è ad esempio un conoscente la cui cagnetta ha avuto dei cuccioli, ma ad esempio bisogna diffidare degli scambi in posti neutri con degli estranei, o ad esempio degli acquisti online. Se dall’altra parte non c’è un rivenditore autorizzato c’è il rischio che si tratti di un traffico illecito. E’ indispensabile richiedere la documentazione sanitaria in cui si attesta che l’animale è sano e abbia fatto tutte le corrette vaccinazioni, ed inoltre è consigliabile, una volta ricevuto il cucciolo, portarlo dal veterinario per controllare che sia in forma, specialmente se dopo pochi giorni accusa sintomi di malessere.
Purtroppo questo commercio in Italia è sempre più diffuso. Il mercato maggiore è in Ungheria ed in molti Paesi dell’Est Europa, ma lo snodo italiano ha sede principalmente in Friuli da cui si diramano i traffici verso le altre Regioni. Qui gli animali vengono imbottiti di antibiotici per fargli sopportare le condizioni estreme del viaggio, dunque vanno valutati bene una volta arrivati in casa. Le razze più gettonate, indicano i Forestali, sono quelle di piccola taglia come i chihuahua, carlino e pincher perché più facilmente trasportabili, ma potenzialmente anche un alano potrebbe essere vittima di tale traffico. Se poi non siete sicuri del modo in cui far arrivare un animale a casa, potete sempre adottarlo a distanza o aderire a delle iniziative come quelle indicate in quest’articolo.
[Fonte: Corriere della Sera]
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