Se si parla di animali in via di estinzione quali sono le prime specie che vi vengono in mente? Molto probabilmente panda, orsi polari, rinoceronti ed altri animaletti semi sconosciuti che solo gli ambientalisti difendono. Tutti gli altri ci sembrano talmente comuni che non immaginiamo nemmeno che, di questo passo, possano scomparire definitivamente dal pianeta. A quali ci riferiamo? Lo vediamo dopo il salto
Zebra: questo animale che è uno dei simboli dell’Africa non ci viene in mente possa essere minacciato, eppure esistono due sue specie, la zebra delle montagne e la zebra di Grevy che sono considerate vulnerabili, con quest’ultima che conta appen 2.500 esemplari rimasti.
Pavone: li vediamo anche dalle nostre parti, anche se sempre meno spesso. Ci sembrano molto comuni, eppure anche di questo animale ci sono due specie in forte pericolo, entrambe che vivono in Asia, il pavone del Borneo di cui si contano all’incirca un migliaio di esemplari, ed il pavone di Hainan i cui conteggi più pessimisti non raggiungono i 400 animali vivi.
Giraffe: sono le regine dei nostri zoo, ma quante ce ne sono ancora in libertà? La sua specie di Rotschild conta oggi appena 450 individui sparsi per lo più negli zoo di tutto il mondo.
Colibrì: non sono molti gli uccelli a risentire degli impatti dell’uomo, ma le specie di colibrì Oaxaca e Mangrovia contano tra i 600 ed i 1.700 individui solamente, tanto da essere inserite nella lista rossa IUCN.
Cavalli: una volta erano il nostro mezzo di trasporto, ma oggi che esistono le auto non servono più. In particolare il cavallo di Przewalski, un “cugino” del cavallo domestico, era stato persino considerato estinto tra gli anni ’60 ed il 1996. Alcuni esemplari sono stati trovati vivi alla fine degli anni ’90, ma oggi ne esistono appena una cinquantina a portare avanti la propria razza.
Scimmie urlatrici: comuni in Centro e Sudamerica, perdono sempre più habitat a causa dell’allargamento degli insediamenti umani. La specie del Guatemala si calcola che verrà più che dimezzata nei prossimi trent’anni, mentre quella dalla testa rossa conta oggi solo 2.500 esemplari.
Pipistrello della frutta: questo non è molto comune, ma è considerato il pipistrello più grande del mondo. Non tutte le sue specie sono in pericolo, ma ce ne sono alcune che contano poche centinaia di esemplari, mentre di una, il pipistrello della frutta dai denti piccoli, si contano soltanto 7 sopravvissuti.
Scoiattolo: questo bellissimo roditore sembra adattarsi bene un po’ ovunque, ma della specie californiana, di cui una volta si contava quasi mezzo milione di individui, oggi non ne restano che il 20% a causa della distruzione dell’habitat e dei pesticidi per l’agricoltura.
Delfini: i bambini probabilmente lo sanno meglio dei grandi che i delfini sono a rischio estinzione. Se quasi tutte le sue specie rischiano qualcosa ce ne sono due in forte pericolo, quella del Gange che conta tra i 1.200 e i 1.800 esemplari, e quella dell’Indo di cui se ne contano meno di mille.
Tarantola: probabilmente a molti aracnofobi farà piacere sapere che la tarantola, o perlomeno la sua sottospecie della cava di Kaua’i, sta per sparire. La sua caratteristica è quella di essere l’unica tarantola senza occhi, ma purtroppo lo sarà ancora per poco.
[Fonte: Treehugger]
Photo Credits | Getty Images
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