Il ministro dell’ambiente Andrea Orlando presenta un documento per la strategia nazionale contro i cambiamenti climatici, tra nuovi investimenti e cambio di rotta nelle politiche già attive, sulla base di 11 principi generali che riportiamo.
Il ministro dell’ambiente Andrea Orlando presenta la bozza del piano nazionale per affrontare i mutamenti climatici. Sulla base di studi e documenti elaborati dall’AEA, l’Agenzia Europea dell’Ambiente e non solo, ecco quali sono gli 11 principi generali su cui ci si baserà:
1. Adottare un approccio basato sulla conoscenza e sulla consapevolezza.
2. Lavorare in partnership e coinvolgere gli stakeholders e i cittadini.
3. Lavorare in stretto raccordo con il mondo della ricerca e dell’innovazione.
4. Considerare la complementarietà dell’adattamento rispetto alla mitigazione.
5. Agire secondo il principio di precauzione di fronte alle incertezze scientifiche.
6. Agire con un approccio flessibile.
7. Agire secondo il principio di sostenibilità.
8. Adottare un approccio integrato nella valutazione dell’adattamento.
9. Adottare un approccio basato sul rischio nella valutazione dell’adattamento.
10. Integrare l’adattamento nelle politiche esistenti.
11. Effettuare un regolare monitoraggio e la valutazione dei progressi verso l’adattamento.
È interessante sottolineare come il Ministero dell’Ambiente abbia deciso di creare sul tema un dibattito con varie parti chiamate in causa dalla possibile strategia e con società civile stessa. Di fatti è stata avviata la consultazione pubblica del documento con allegato questionario compilabile entro il 31 di questo mese: ecco dove trovare il piano per la Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici.
Quando si parla di mutamenti climatici si parla anche di dissesto idrogeologico: occorre attrezzarsi (se ne parla da anni e anni) per riuscire, per l’appunto, ad adattarsi. Vogliamo riportare qui le ultime parole del ministro Orlando a Uno Mattina. Per Orlando tra le altre cose occorre
Smetterla di costruire. C’e’ una proposta di legge del Consiglio dei ministri rimasta bloccata per diversi mesi ma che ora tornera’ alla Camera dove si dice che nei Comuni si potra’ ricominciare a costruire se prima hai utilizzato il tuo patrimonio edilizio.
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