Una discarica abusiva di circa 5 tonnellate di amianto è stata scoperta nel Parco Naturale dei Monti Lucretili, un’area protetta che si estende per 18.000 ettari a Nord- est di Roma e che comprende 13 comuni tra le province della Capitale e di Rieti.
Il ritrovamento è stato fatto grazie ad un’azione congiunta tra i guardiaparco del distaccamento di Orvinio e i carabinieri di Licenza, due dei comuni del Parco Regionale. L’operazione di individuazione delle discariche è risultata molto complessa perché il materiale imballato, ed estremamente pericoloso, è stato abbandonato in 11 diversi siti lungo un tratto di 12 km, localizzati tra il km 24.400 e il km 36.200 della strada Licinese che collega i comuni di Licenza, Orvinio e Percile.
La rabbia per l’ennesimo episodio di criminalità è molta perché non solo è noto che l’amianto è un materiale cancerogeno, natura riconosciuta per la prima volta nel 1943 in Germania, dove si verificarono decessi per tumori da uso di amianto; ma anche perché le aree interessate fanno parte di un ricchissimo patrimonio naturalistico ed ambientale di interesse comunitario: il torrente Licenza è quello citato dal poeta latino Orazio, vissuto nel I secolo a.C., che aveva scelto questo luogo incantato per edificare la sua villa, oggi un sito archeologico di grande interesse situato a pochi km dal Borgo di Licenza; l’area protetta di Percile accoglie due piccoli laghi di origine carsica, chiamati Lagustelli, nel cui habitat incontaminato vivono specie rarissime, come il tritone crestato e l’ululone, o rana urlatrice dal ventre giallo, un anfibio endemico dell’area appenninica. Nell’area parco limitrofa all’abitato di Orvinio, è invece il lupo a dominare sulle distese di macchia mediterranea e sulle faggete e sulle foreste ad alta quota.
Il ritrovamento delle discariche di amianto, per la quantità e per le modalità di deposito incontrollato, fa supporre che non si tratti di un caso isolato di abbandono illegale di rifiuti pericolosi, ma di un’operazione più articolata. Il materiale è difatti imballato, pronto per raggiungere i siti di smaltimento, ma è stato invece abbandonato nel cuore del Parco Naturale dei Monti Lucretili, chissà da quanto tempo. Gli agenti per ora hanno disposto il sequestro dell’intera area per garantire la tutela della salute pubblica, in attesa della bonifica.
[Fonte: Romaest]
[Foto: Parks; Tibursuperbum; Parks]
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