Amianto oltre l’edilizia: non tutti sanno che l’amianto è stato utilizzato anche al di fuori del contesto edile, come per esempio nel settore dei trasporti ma anche in tessuti per l’imballaggio, in carta e cartone, nei teatri, e perfino per il trattamento del riso.
L’amianto in passato è stato utilizzato, oltre che nell’edilizia, come tutti purtroppo ben sappiamo, anche come materia prima nella produzione industriale di manufatti, come isolante termico dei complessi industriali, come barriera antifiamme nelle condotte per impianti elettrici e come materiale fonoassorbente.
Nel settore dei trasporti l’amianto è stato utilizzato tanto per rivestire i treni, gli autobus e svariate navi, anche nella componentistica interna: freni, frizioni, schermi parafiamma, guarnizioni, e oltre che all’esterno, anche all’interno entro vernici e mastici anti-rombo.
Ma non finisce qui. L’amianto eternit, autentica ferita aperta per il nostro paese, è stato utilizzato anche con altre finalità. Se ne è fatto uso per la creazione di adesivi e di collanti, per la creazione di abbigliamento ignifugo di ogni genere e di tessuti ignifughi per l’arredamento della casa (tende, tappeti). L’amianto è stato usato anche per carta e cartone, nei filtri di sigarette e di pipe, negli assorbenti intimi interni, nelle suole delle scarpe.
L’amianto ha fatto la sua comparsa anche a teatro, nei decenni passati, per sipari, protezione degli attori in scene con fuoco, e molto altro ancora. L’amianto è stato inoltre utilizzato in passato per trattare il riso poi destinato al mercato giapponese nonché per creare la sabbia artificiale da usare per dei giochi per bambini.
L’amianto, ricordiamo inoltre, è stato utilizzato anche nelle metropolitane di Parigi e di Londra e del transatlantico Queen Mary. La produzione di cemento amianto è andata sempre ad aumentare fino al 1994, quando la legge 257/92 ne ha impedito la produzione e l’uso.
Photo credits | Phil Richards su Flickr
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