Il mondo si è svegliato dal torpore del consumismo e dello spreco di risorse. Era ora, verrebbe da dire. Sfruttando un’idea simile a quella proposta ieri da ecologiae, e cavalcando l’onda della produzione locale di cibo, negli Stati Uniti hanno inventato gli “Skyfarming“, cioè una specie di grattacieli non abitati soltanto dagli uomini, ma anche da mucche, maiali, e persino ortaggi.
L’idea, sperimentata finora in piccola scala in Arizona e California, è molto semplice: sfruttare al meglio i tanti piani di un grattacielo per produrre cibo. Ad esempio, nei piani più alti, verrebbero coltivate diverse piante, dagli ortaggi alla frutta, per sfruttare l’acqua piovana. Ma anche legumi e vigneti. L’acqua non assorbita da questi terreni scenderebbe al “piano inferiore”, dove andrebbe ad irrigare i campi di grano. Sotto di essi poi troveremmo ad un piano un allevamento di suini, al piano subito inferiore uno di bovini e così via. Nel sotterraneo infine sarà costruita una fornace termovoltaica in grado di recuperare tutti gli scarti, sia piovani che animali, e trasformarli in energia elettrica per alimentare l’intero grattacielo.
Un’idea a dir poco fantasiosa quanto utile, che significherebbe prima di tutto diminuzione delle importazioni (una delle priorità economiche negli States); ma anche diminuire l’impatto sull’ambiente (ad esempio meno CO2 per il trasporto, meno rifiuti organici, ecc.), risparmio energetico, ed anche un’autosufficienza alimentare che è sempre utile, soprattutto in momenti difficili come questo.
L’idea diventa ancora più utile se pensiamo che anche Paesi che finora non potevano essere produttori di cibo per mancanza di spazio (come le metropoli americane) o per il terreno desertico (come negli Emirati Arabi, Qatar e altri Paesi asiatici ricchi) potranno prodursi tutto in casa. Per questo motivo molte di queste nazioni hanno già ordinato degli studi di fattibilità, e a New York gli esperti hanno già individuato 15 siti in cui far partire quest’idea. Se effettivamente questi grattacieli verdi dovessero essere costruiti, è stato calcolato che 75 mila americani ne avrebbero diretti vantaggi, mentre per dar da mangiare all’intera città ne basterebbero 160. Tenendo conto della grandezza della città e della voracità dei newyorkesi, sicuramente nelle nostre metropoli ne basterebbero molto meno. Sono in molti gli architetti che si stanno lanciando in quest’impresa, e se i costi non dovessero superare i ricavi, probabilmente tra qualche anno vedremo sorgere delle fattorie verticali.
Fonte: [la Repubblica]
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