Nel nostro Paese ogni 43 minuti viene commesso un reato contro l’ambiente. A lanciare l’allarme per la legalità in Italia è il WWF all’indomani della presentazione del rapporto di apertura dell’Anno Giudiziario. I 300 eco-avvocati sostenuti dal WWF hanno impiegato oltre 1.000 ore nel 2010 per difendere l’ambiente. La loro attività, come informa l’associazione
conferma una realtà drammatica: il numero delle violazioni in materia di tutela ambientale, salute e sicurezza dei lavoratori e dei cittadini è altissimo, uno ogni 43 minuti, dato del Ministero dell’Ambiente nel 2010, e pur consapevoli che i processi seguiti direttamente dal WWf siano solamente una goccia nell’oceano.
In questa lotta alla illegalità, fondamentale è il ruolo della Magistratura, come precisa Stefano Leoni, Presidente di WWF Italia
per dare una corretta lettura e applicazione di norme troppo spesso travisate da inquinatori senza scrupoli e da una parte dell’amministrazione non sufficientemente preparata sull’importanza della tutela dell’ambiente.
[Fonti: Ansa; WWF]
[Foto: blog.panorama]
franco 31 Gennaio 2011 il 4:03 pm
siamo nel periodo storico piu’ brutto dal dopoguerra, per quel che riguarda l’amministrazione pubblica. solo personaggi incompetenti attaccati solo al profitto personale.votati da una cittadinanza per la maggior parte interessata solo al benessere del proprio orticello.
cittadini che non vedono oltre il proprio naso..imbarazzante.
siamo in un paese oramai abituato al brutto. amo ripetere spesso che basta chiamare il solito ecomostro su un mare di metallo,” baia paradiso “perchè l’italiano medio si senta in un paradiso tropicale.
avrei migliaia di esempi..ma non ne vale la pena.
Paola Pagliaro 31 Gennaio 2011 il 5:18 pm
eh eh hai ragione, caro Franco… sulla politica ce ne sarebbe da dire e a noi elettori è rimasta ben poca scelta, il meno peggio, per intenderci. Sugli ecomostri, i villaggi vacanze sono tutti uguali, non importa se sei in Egitto, in Calabria o a Rimini… però si può sempre snobbare il pacchetto cemento-sabbia artificiale finto tropicale e andare alla ricerca della bellezza armandosi di cartina e girando per i tanti centri storici e borghi ancora intatti di cui è disseminata l’Italia o alla ricerca di calette raggiungibili solo a nuoto… lo faccio spesso d’estate e stare lontana dai lidi con balli di gruppo e yacht ormeggiati non sai che sensazione di libertà dagli schemi regala 🙂 Non bisogna lasciarsi prendere dal pessimismo, anche se so che è dura…