L’anno 2014 volge al termine e per l’ambiente dalla politica sono giunte diverse decisioni negative o quanto meno discutibili. Ecco in sintesi le 10 peggiore mosse del Governo Renzi nel 2014 sul fronte ambientale, dalla gestione dell’Ilva allo Sblocca Trivelle, dal decreto Ambiente Protetto alla nomina del ministro Galletti passando per il mancato inserimento dei reati ambientali nel codice penale del nostro paese.
In occasione del termine dell’anno riassumiamo 10 delle peggiori mosse del Governo Renzi per l’ambiente nel 2014. A fronte di pochi interventi positivi, tante sono state le mancanze o le decisioni ampiamente contestabili del Governo. Partiamo con una questione di recente tornata al centro del dibattito: l’inserimento dei reati ambientali nel codice penale italiano.
Il Governo Renzi e la dormita sui reati ambientali nel codice penale
Tutti vogliono i reati ambientali nel codice penale, ma il Governo Renzi continua a dormire, e dopo una rapida approvazione alla Camera il provvedimento è finito nel dimenticatoio al Senato. Perché? In molti se lo chiedono e in molti protestano. I procuratori italiani hanno di recente parlato di “delittuoso ritardo del legislatore”.
Lo Sblocca Italia del Governo Renzi è uno Sblocca Trivelle
Il decreto Sblocca Italia del Governo Renzi del 2014 è stato presto ribattezzato Sblocca Trivelle, in quanto imbocca ancora la via delle trivellazioni a discapito di una politica energetica non basata sui combustibili fossili (di cui peraltro l’Italia non è certo ricchissima). La protesta contro lo Sblocca Trivelle più emblematica è stata senza dubbio quella di Greenpeace.
Il DDL sul dissesto idrogeologico è un disastro
Il 2014 tra maltempo, alluvioni, esondazioni, è stato un anno estremamente difficile per l’Italia. Da sempre si chiede un intervento contro il dissesto idrogeologico e la politica promette e non realizza nulla. Ora il Governo Renzi parla di uno stanziamento di 2 miliardi di euro giudicato insufficiente da alcuni, ma soprattutto prevede un DDL sul territorio che è un disastro sul fronte idrogeologico: il DDL Lupi, difatti, secondo gli esperti spianerebbe ulteriormente la strada alla cementificazione in Italia.
Ambiente e Governo Renzi, nuovi dubbi sulla TAV dalla Francia
Intanto nulla cambia sul fronte della TAV, ma come al solito non mancano i dubbi, e non soltanto dal versante italiano: da segnalare è infatti la recente analisi con correlate perplessità sulla TAV da parte della Francia.
OK al gasdotto TAP nel Salento, ma restano le problematiche per ambiente e territorio
Come ampiamente previsto, nonostante le grandi polemiche il Governo Renzi nel 2014 dà il suo okay alla costruzione del gasdotto TAP nel Salento. Peccato che le problematiche correlate all’impatto sul territorio e sull’ambiente siano ancora tutte aperte e lontanissime dal trovare soluzione.
Il decreto sull’Ilva, il passo indietro e il subentro dello Stato
La gestione dell’Ilva con il Governo Renzi non è migliorata: restano aperte le problematiche lavorative, correlate all’ambiente e alla salute dei cittadini. Dopo il criticatissimo decreto Ilva, talmente criticato da aver portato l’esecutivo a un passo indietro, è giunta da poco la notizia che lo Stato subentrerà nella gestione dell’azienda. Ma i prossimi probabili commissari sono nomi noti da tempo e la vera svolta potrebbe ancora una volta non arrivare.
La cementificazione non si ferma mai, dati per le coste e DDL sul territorio
Ovviamente la cementificazione non è un problema che si può attribuire semplicemente al Governo Renzi, ma nel 2014, come negli anni precedenti, i dati sulla cementificazione in Italia risultano estremamente preoccupanti, e non solo il Governo non ha adottato nessun provvedimento per limitarla, ma rischia di spianare ulteriormente la strada con il DDL Lupi sul territorio.
Il decreto Ambiente Protetto non protegge l’ambiente
E come non citare tra le 10 peggiori mosse del Governo Renzi sull’ambiente del 2014 il decreto Ambiente Protetto del ministro Galletti? Il geniale decreto permette uno sforamento rispetto ai limiti di scarico del passato in proporzione alla capacità produttiva delle industrie. I Verdi hanno parlato di decreto-barbarie.
Gli incentivi sulle auto ecologiche pochi ed esauriti in un lampo anche nel 2014
Si parlava di grandi novità per gli incentivi sulle auto ecologiche nel 2014, ma alla fine la formula è rimasta la stessa del 2013 e ancora una volta gli incentivi sono finiti in un lampo.
Gianluca Galletti, tante perplessità in merito al nuovo ministro dell’ambiente
Per concludere, ricordiamo la nomina a ministro dell’ambiente di Gianluca Galletti – schieramento UDC, professione commercialista – e i tanti i dubbi sulla competenza del nuovo ministro.
Photo credits | SPO Presse und Kommunikation su Flickr
Adam 1 Marzo 2017 il 2:33 am
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