L’Italia sta affondando. Nel vero senso della parola. Dopo i disastri in Veneto e a Pompei, un’altra zona del campano, la provincia di Salerno, rimane sommersa dalle alluvioni. Stavolta a straripare sono il fiume Sele ed il torrente Solofrana, i quali hanno costretto 300 persone all’evacuazione ed hanno provocato danni al momento difficili da calcolare.
Le località Loreto Ortolonga, Trentalone di Gromola e Ciurnito del comune di Capaccio-Paestum, in provincia di Salerno, sono state le più colpite, dato che il Sele ha straripato in almeno tre punti. Il torrente invece ha fatto danni a Pagani, Eboli e Borgocariglia, dove i campi sono stati inondati e le case attualmente evacuate, in attesa del miglioramento delle condizioni meteo.
Purtroppo però il disastro non finisce qui. Sempre nel salernitano, mentre la protezione civile interveniva per mettere in salvo gli abitanti, il Tanagro è esondato, trasformando letteralmente in un lago il Vallo di Diano. I comuni che hanno subito danni sono decine, e per fortuna finora non si contano vittime, anche se i disagi sono davvero enormi.
Tanti problemi anche alla circolazione. La SS 19 è interrotta perché invasa dal fango, stesso discorso per la provinciale 39 e persino la Salerno-Reggio Calabria è bloccata in alcuni punti a causa degli allagamenti, tanto da rendere necessario l’ingresso di “auto-guida”, come le safety car della Formula Uno, per portare in salvo i viaggiatori, sorpresi oltre che dall’acqua, anche da forti folate di vento che rendono la circolazione in autostrada davvero complicata.
In Veneto invece la situazione sembra momentaneamente tornata alla calma. Il maltempo è passato ed ora si contano i danni, anche se per domenica è prevista una nuova perturbazione. E mentre il Premier Silvio Berlusconi promette che i soldi arriveranno, la bufera si scatena sul Ministro della Cultura Sandro Bondi, accusato di aver tagliato i fondi per i restauri e la protezione dei siti culturali, e dunque responsabile del crollo di Pompei. Lui si difende parlando di problemi strutturali, non di mancanza di fondi, ma intanto la situazione italiana si fa sempre più nera, e per avere un po’ di respiro dobbiamo aspettare che il maltempo conceda una tregua.
[Foto: Ansa]
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