Alluvioni in Emilia Romagna, un’analisi più approfondita

di Daniele Pace Commenta

Quanto accaduto in Emilia Romagna, con ben quattro alluvioni, nel giro di appena un anno e mezzo, è un evento che hanno cercato di spiegare gli scienziati di ClimaMeter. Perché si è arrivati a queste piogge così forti che hanno causato danni al territorio emiliano dalla portata catastrofica? Senza dubbio non è semplice dare una risposta per un singolo evento, ma ci sono diversi fattori che lasciano pensare ad un’unica causa, ossia alla crisi del clima.

alluvioni in Emilia Romagna
alluvioni in Emilia Romagna

Cosa dobbiamo sapere sul tema alluvioni in Emilia Romagna

Quanto accaduto in questo mese di ottobre in Emilia Romagna, con i danni che non sono ancora quantificabili, secondo gli scienziati di ClimaMeter è una conseguenza del cambiamento climatico. Il problema è legato principalmente all’elevata temperatura del mare nel Mediterraneo, ovviamente generato dal riscaldamento globale, ma che secondo gli scienziati può portare ad eventi meteo sempre più ricchi di energia.

Altro aspetto che gli scienziati hanno tenuto in considerazione è il fautore di tutto questo cambiamento, ossia l’uomo. I cambiamenti climatici, in modo particolare le varie alluvioni che continuano a devastare zone della nostra Italia, sono diventati sempre più forti ed intensi. Facendo un confronto con il passato tempeste come quella che hanno travolto l’Emilia Romagna portano oggi fino a 10 mm di pioggia in più al giorno (un aumento del 25%) e producono venti di intensità fino a 6 km/h in più (un aumento del 10%), rispetto all’inizio del secolo (periodo 1980-2000).

Che significa questo? Che la mano dell’uomo ha contribuito a tali fattori, dando un’impronta purtroppo sempre più evidente sul cambiamento climatico. Sia in Francia che in Emilia Romagna si sono evidenziati fenomeni temporaleschi così forti ed intensi che non si erano mai viste in precedenza, in passato sono state rarissime tempeste di questa portata, con tale forza e intensità.

Secondo sempre gli scienziati fenomeni naturali come la Pacific Decadal Oscillation e la Atlantic Multidecadal Oscillation potrebbero aver avuto un ruolo insieme al cambiamento climatico causato dall’uomo, principalmente nel guidare la traiettoria della depressione che ha causato le inondazioni. Sono quindi conseguenze del riscaldamento globale che viene sempre più indotto dall’utilizzo di combustibili fossili, con situazioni che diventeranno sempre più imprevedibili.

Bisogna quindi porre la massima attenzione su questi fenomeni climatici che non sono altro la manifestazione di un riscaldamento globale sempre più rapido ed intenso. Ovviamente gli scienziati ritengono che sia l’uomo il principale responsabile di questi disastri.

Un argomento che sarà il principale dell’evento dell’11 novembre quando in Azerbaigian inizierà la Cop29, grande Conferenza delle parti sul Clima, dove anche l’Italia sarà chiaramente presente. Sarà curioso capire quali strategie utilizzerà l’Italia per arginare questi fenomeni climatici dal potere distruttivo.

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