La drammatica alluvione di Genova lascia un paese in ginocchio, e il meteo si dimostra inclemente: le ultime notizie sull’alluvione registrano due bombe d’acqua nella notte tra il 10 e l’11 ottobre, con nuovi allagamenti in diverse zone della città ligure e strade ancora una volta piene di fango, con la melma che si è insinuata di nuovo negli scantinati e nelle attività commerciali.
Le ultime notizie sull’alluvione di Genova di oggi, 11 ottobre 2014, si dividono tra le proteste per la mancata prevenzione e le condizioni meteo all’altezza della città ligure, tutt’altro che buone. Ieri, come è noto, si è registrato un morto e danni ancora difficili da calcolare ma senza alcun dubbio pesantissimi. Genova sta rivivendo l’incubo alluvione per la seconda volta in tre anni, tragedie che testimoniano per l’ennesima volta quanto possa essere pericoloso sottovalutare le problematiche connesse alla cementificazione e al dissesto idrogeologico. La viabilità a Genova nella mattinata di oggi risulta ancora difficile e la protezione civile, come è lecito immaginare, ha diramato lo stato di massima allerta. A essere colpiti nella nottata di oggi (tra le 2 e le 3 di notte in particolare) sono stati soprattutto Sestri, Pegli, Multedo e Borzoli, località dove si è registrata l’esondazione del Rio Ruscarlo, con il Varenna, il Leira, il Polcevera che hanno superato i livelli di guardia e diversi automobilisti che si sono ritrovati in mezzo all’acqua (alcuni hanno dovuto arrampicarsi sui tetti delle vetture). Dopo le tre e mezza di notte il maltempo si è ridimensionato e i temporali hanno lasciato il posto a delle piogge sparse. E la perturbazione ora si è spostata verso levante e abbiamo il Boate a rischio esondazione nel centro della città di Rapallo, nonché il rischio di esondazione dell’Entella e del Lavagna. L’incubo a Genova non è finito. Il meteo per oggi prevede ulteriori piovaschi e nuovi temibili temporali tra domani e (più probabilmente) dopodomani.
Le ultime notizie sull’alluvione di Genova vedono anche l’arrivo in città di Franco Gabrielli, capo della Protezione Civile. Intanto montano le polemiche contro la mancata allerta 2 da parte della Protezione Civile Ligure e ancor di più contro la mancanza di misure preventive che, dopo la terribile alluvione del 2011 che causò sei morti, avrebbero dovuto esserci. Continuiamo ad assistere da anni a balletti ridicoli e tragici al contempo: la classe politica promette interventi decisi contro il dissesto idrogeologico, parla dei risparmi a lungo termine che deriverebbero dalla prevenzione dei disastri, quindi non fa nulla o quasi. E intanto la cementificazione continua e le criticità sul territorio aumentano. E nemmeno anno dopo anno, ma mese dopo mese, ci ritroviamo davanti a un numero di sciagure naturali sempre superiore, ma di un serio intervento sul dissesto idrogeologico, neanche a parlarne. Prevedere nuovi annunci maestosi per la protezione del territorio dopo la nuova alluvione di Genova è fin troppo facile, ma quando arriveranno i fatti concreti? La Protezione Civile è sotto accusa come la classe dirigente tutta: i cittadini si ritrovano con gli scantinati allagati, i negozi semidistrutti, auto e altri mezzi sommersi e trascinati dal fango; chi avrebbe dovuto prevenire un nuovo disastro ha senza dubbio fallito.