Dopo aver informato i nostri lettori su come prevenire gli effetti delle allergie di primavera, come curare i sintomi con rimedi naturali e come prevedere la quantità di pollini nell’aria attraverso la pubblicazione dei bollettini pollinici settimanali; oggi voglio scoprire con voi come sono fatti i pollini responsabili delle più comuni forme di allergie di primavera.
Le allergie di primavera sono generalmente causate da un numero limitato di pollini o spore, e più esattamente da: Artemisia; Betulla; Cipresso; Fagacee; Graminacee; Nocciolo; l’Ontano; le Oleacee e la Parietaria. L’Artemisia (foto 1), o assenzio selvatico, fa parte della famiglia delle Compositae. E’ un’erba perenne aromatica e molto diffusa nel nostro Paese dalle zone costiere a quelle montane. Cresce lungo le strade, nelle aree rurali, nei prati e nelle radure dei boschi, ma anche lungo i torrenti e nei terreni ricchi di azoto. Ha una fioritura compresa nel periodo estivo-autunnale e generalmente le Artemisie producono molto polline tra i mesi di agosto e settembre. Il polline, altamente allergenico, ha un diametro di circa 18-24 micron. La Betulla (foto 2) e l’Ontano (foto 3) della famiglia delle Betulacee è molto diffusa in Italia ma solo negli ultimi anni si è verificato un incremento delle sensibilizzazioni a questa specie arborea. La pollinazione avviene tra gennaio e maggio. I pollini della Betulla hanno un aspetto tondeggiante o elittico con tre pori sporgenti nella parte centrale. Possono raggiungere una dimensione di 22 micron. Il Cipresso (foto 4) è una pianta arborea molto diffusa in Italia soprattutto a partire dagli ultimi anni quando è stato impiegato per la forestazione di molte aree boschive e come pianta ornamentale. Fa parte della famiglia Cuprussacee/Taxacee. I pollini hanno una dimensione di 25-30 micron, hanno forma sferoidale e presentano piccoli corpi all’esterno distribuiti irregolarmente che conferisce al polline la forma stellata.
Le Fagacee (foto 5) sono rappresentate da faggio, quercia e castagno. Le loro fioriture sono in estate, con scarsa allergenicità. I granuli pollinici hanno piccole dimensioni di forma ovoidale con tre aperture circolari e sporgenti. Le Graminacee (foto 6) comprendono molti generi di erba sia spontanea che coltivata. Le presenze maggiori si trovano nella pianura Padana, negli Appennini centrali, in Campania e in Sardegna. La fioritura è compresa tra aprile e giugno, i pollini sono molto diversi tra loro e possono avere dimensione tra 22 e 122 micron. Il Nocciolo (foto 7) della famiglia delle Coryolacee fiorisce tra gennaio e maggio. I pollini sono di circa 22 micron con profilo triangolare, tre aperture tondeggianti. Tra le Oleacee (foto 8) vi è l’ulivo mediterraneo, la specie più diffusa in Italia e quella di maggior interesse clinico per l’elevata sensibilizzazione in primavera. La fioritura si verifica tra maggio e giugno, ma con un’alta quantità di pollini. Essi hanno dimensioni medie, di circa 20 micron, forma sferoidale con tre aperture reticolate. La Parietaria (foto 9) delle Urticacee è unìerba molto comune che fiorisce da marzo a ottobre. I suoi pollini sono molto piccoli, di 10-15 micron, hanno forma sferica con tre aperture dette pori.
[Fonte: Pollini e allergia]
[Photo Credit | Thinkstock]
Phyllisheelo 9 Febbraio 2017 il 8:05 pm
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