Il bollettino pollinico di metà maggio mostra alte concentrazioni per alcuni pollini. Situazione molto articolata quella registrata in Sardegna. Tra i pollini più diffusi le oleaceae.
Maggio è statisticamente un mese difficile per tutti gli italiani che soffrono di allergie ai pollini ed alle spore. Sono infatti molte le piane presenti alle nostre latitudini che in questo periodo manifestano una intesa fioritura. Oltre ad analizzare i bollettini pollinici per questa fase centrale del mese di maggio, dedicheremo anche approfondimento ai pollini delle oleaceae che in alcune regioni del Paese hanno già raggiunto una concentrazione elevata.
Bollettino dei pollini per il Nord Italia
Per l’analisi sulla diffusione dei pollini a livello nazionale faremo come al solito riferimento ai dati del Bollettino Pollinico della Associazione Italiana di Aerobiologia (AIA) a cui è affidata la gestione della Rete Italiana di Monitoraggio in Aerobiologia (RIMA). Gli ultimi dati in particolare sono basati sulle misurazioni della rete tra il 9 ed il 15 maggio e sono accompagnati da una previsione sulla variazioni nelle concentrazioni di pollini fino al prossimo 24 maggio. Ricordiamo inoltre che le misurazioni sulla diffusione dei pollini sono basate su quattro classi di concentrazione denominate Assente, Bassa, Media, Alta a cui corrispondono concentrazioni crescenti.
Per quanto riguarda il bollettino dei pollini della regione ‘Alpi e Prealpi’ nei sette giorni rilevati si è registrata una concentrazione Alta per due giorni per fagaceae e graminae. Un singolo giorno con concentrazione alta si è invece registrato per betulaceae e urticaceae. Il resto delle rilevazioni oscilla invece tra le classi di concentrazione Assente e Media. La previsione sino al 24 maggio prevede una sostanziale stabilità delle condizioni per tutti i pollini monitorati. Da segnalare anche la presenza di spore di alternaria con contrazioni fino a Media e tendenza stabile.
Nella regione climatica della ‘Pianura Padana’ la maggior parte delle rilevazioni rientra nella classe di concentrazione Bassa. Fanno eccezione i pollini da graminae che in due giorni su sette hanno raggiunto una concentrazione Alta ed in altri tre una concentrazione Media. Tra bassa e media la concentrazione di spore di alternaria. Anche per la Pianura Padana non sono attese variazioni importati nei prossimi giorni.
Passando all’area ‘Nord Adriatico’ nella settimana monitorata le graminae hanno registrato una concentrazione Alta in tre giorni su sette. A queste si aggiungono due giorni di picco per le fagaceae ed uno per le pinaceae. Livelli di concentrazione tra Bassa e Media per le spore di alternaria. Per i prossimi giorni le concentrazioni di pollini e spore è attesa stazionaria.
Basse concentrazioni di pollini nell’aria caratterizzano invece la regione ‘Nord Tirreno’ dove nei sette giorni del monitoraggio non è mai stata raggiunta la classe di concentrazione Alta per nessuno dei pollini monitorati. Tra i pollini più diffusi in questa regioni si segnalano le oleaceae. Bassa anche la presenza di spore di alternaria. Non sono attesi cambiamenti significativi nei prossimi giorni.
Diffusione dei pollini al Centro ed al Sud
Passando quindi al bollettino dei pollini della regione ‘Appennino Centro Adriatico’, le concentrazioni maggiori sono state rilevate per i pollini di piante fagaceae con quattro giorni su sette con una classe di concentrazione Alta. Un giorno di picco si è registrato anche per le pinaceae. Tra Bassa e Media la presenza di spore di alternaria. Per i prossimi giorni le concentrazioni di pollini nella regione sono attese stabili.
Nelle regione ‘Centro Tirreno’ i pollini da graminae e plantaginaceae hanno registrato una concentrazione molto elevata tanto da raggiungere in cinque giorni su sette la classe di concentrazione Alta. Oleaceae e urticaceae pur non raggiungendo la classe di concentrazione Alta hanno avuto una concentrazione quasi costantemente su valori medi. Bassa invece la presenza di spore di alternaria. Stazionaria la previsione per i prossimi giorni.
Nella regione ‘Sud Adriatico’ particolarmente difficile è la situazione dei pollini da piante oleaceae in classe di concentrazione Alta in tutti i sette giorni rilevati. Due giorni di picco invece per le plantaginaceae. Significativa anche la presenza di spore di alternaria con una rilevazione in classe di concentrazione Alta e sei in Media. Anche in questo caso non sono attese variazioni particolari.
Chiudiamo infine il bollettino del pollini per Sardegna dove sono numerose le varietà di pollini rilevate con classe di concentrazione Alta: fagaceae (7 rilevazioni), oleaceae (6 rilevazioni), e plantaginaceae (4 rilevazioni). Tra Media ed Alta anche la concentrazione di pollini da urticaceae. Situazione difficile anche per le spore di alternaria con una concentrazione Alta in ben 5 giorni su 7. Stabile l’evoluzione nei prossimi giorni.
Cosa sono le oleaceae
Come visto nelle regioni del sud ed in Sardegna i rilevamenti hanno mostrato una elevata presenza di pollini da piante oleaceae. Questa denominazione identifica una famiglia di piante a cui appartengono 27 generi e fino a 900 specie note.
In Italia l’oleaceae forse più comune è l’olivo che appartiene al genere Olea e produce una drupa, l’oliva, ampiamente utilizzata nell’alimentazione umana. L’olivo è pianta tipica di tutta la regione mediterranea caratterizzata da altezza contenuta, ramificazione complessa e foglie di piccole dimensioni.
Delle oleaceae fa parte anche il genere Fraxinus a cui appartengono alcune decine di specie tra cui il fassino ed il così detto albero della manna. Comune in molte parti d’Italia sono anche le oleaceae del genere Phillyrea; alcune delle specie di questo genere sono infatti tipiche della macchia mediterranea.
Photo Credits | Dartmouth Electron Microscope Facility