Della grave situazione in cui versano laghi e risorse acquifere del Pianeta si è parlato ieri a Perugia, nel corso della conferenza internazionale Living Lakes che ha visto confluire esperti da ogni parte del mondo.
Ben trenta sono infatti i Paesi che hanno scelto di inviare i loro delegati, per un totale di duecento partecipanti, per discutere della crisi che sta interessando molti laghi in numerose aree della Terra.
A causa dei bruschi e repentini cambiamenti climatici, infatti, le aree umide del globo sono ridotte in cattive condizioni.
Ben il 60% dei laghi ha risentito negativamente dei mutamenti di clima. Un esempio, valido per tutti, è il lago d’Aral. Ma sintomatici della crisi sono anche i 3.000 laghi letteralmente scomparsi in Cina.
Una situazione difficile che per gli esperti riuniti a Perugia occorre contrastare con tutela, gestione e pianificazione decisa delle misure d’intervento da adottare.
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