Proprio in questi giorni, come riporta un nostro articolo di ieri, si parla sempre più di modificare la dieta del mondo Occidentale troppo basata sulla carne. Oggi arriva la conferma di questo problema da parte dell’Eurispes che ha voluto calcolare l’impatto del consumo di carne sul nostro ambiente. Stando ai loro calcoli, se una persona consumasse carne tutti i giorni produrrebbe in un anno 3 tonnellate di CO2. Se la stessa persona invece mangiasse vegetariano ne produrrebbe appena 600 chili. La dieta vegana invece riduce ulteriormente queste emissioni.
Con questo semplice calcolo il rapporto non chiede agli italiani di diventare improvvisamente vegetariani, ma perlomeno di ridurre l’apporto di carne rispetto a quanto fatto ora. È vero pure che è difficile trovare qualcuno che mangi carne tutti i giorni, tanto che l’italiano medio produce 1,7 tonnellate di anidride carbonica all’anno, il che fa pensare che mangia carne all’incirca un giorno sì e uno no, ma la proposta è un’altra: decidere di tagliare questo alimento per un giorno a settimana.
La proposta effettuata dalla LAV è di istituire il mercoledì vegano, ovvero un giorno in cui non si mangiano né carne né i derivati di animali, ma è chiaro che ognuno può decidere in che giorno adottare questa dieta.
Se adottassimo sia nella ristorazione privata, sia in quella collettiva un menù completamente vegetale un giorno alla settimana, realizzeremmo un importante abbattimento delle emissioni di gas serra e dell’impiego delle risorse idriche
affermano Gianluca Felicetti, presidente Lav, e Franco Bergamaschi, co-fondatore dell’Erbolario. Se si realizzasse davvero, ogni italiano che decidesse di aderire al mercoledì vegano in un anno risparmiarebbe tanta CO2 quanto quella prodotta da una lampadina lasciata accesa per 277 giorni, e tanta acqua quanta ce ne vuole per riempire 3 milioni di piscine olimpioniche. Senza contare gli effetti sulla salute, dato che secondo l’oncologo Umberto Veronesi il 30% dei tumori in Italia è dovuto proprio ad un’alimentazione ricca di grassi saturi, derivanti dagli animali.
[Fonte: Corriere della Sera]
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