Il caro carburante continua e al contempo non smette di crescere il volume di acquisti di prodotti alimentari a km zero. Sempre più italiani acquistano prodotti direttamente dai farmer’s market, dai frantoi, dalle malghe, dalle sagre alimentari e dai contadini stessi. La buona pratica degli acquisti a chilometro zero si diffonde sempre più, tanto che nel periodo estivo il volume complessivo di acquisti, come afferma la Coldiretti, ha già sorpassato il miliardo di euro.
La Coldiretti sottolinea che senza dubbio il caro benzina, con il conseguente aumento dei costi dei trasporti, ha dato una mano alla crescita degli acquisti di prodotti a km zero. Prodotti genuini per acquisti ecoresponsabili. La Coldiretti ha dichiarato:
Con la crisi più di un italiano su tre ha partecipato quest’estate alle sagre alimentari che rappresentano spesso una occasione privilegiata per conoscere le specialità locali, con un volume d’affari di 350 milioni di euro, scaturito da 17-18 mila eventi sul territorio nazionale, pari a una media di 250 appuntamenti al giorno, cifra che sale a quasi mille nel periodo estivo. Una opportunità per i vacanzieri italiani e stranieri che possono così garantirsi souvenir esclusivi e di qualità al giusto prezzo, ma anche una occasione per le imprese agricole che possono vendere senza intermediazioni e far conoscere direttamente le caratteristiche e il lavoro necessario per realizzare specialità territoriali uniche ed inimitabili.
L’acquisto di prodotti alimentari direttamente dal produttore vuol dire non solo maggiore genuinità e minor impatto sull’ambiente, ma anche gusto. In questo il turismo enogastronomico gioca un ruolo chiave, in questo periodo, permettendo la scoperta di innumerevoli specialità locali spesso impossibili da acquistare tramite la grande distribuzione su scala nazionale. La Coldiretti sottolinea inoltre, a ragione, che l’acquisto di prodotti a km zero vuol dire anche cultura: la riscoperta della storia, delle tradizioni di un luogo. Senza dimenticare la possibilità, impossibile o quasi, altrimenti, di degustare i prodotti prima di acquistarli.
Le conseguenze del caro benzina sono anche positive, quindi. Il sempre maggior interesse verso gli acquisti alimentari a chilometro zero ne è la prova.
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