Proprio ieri ha cominciato a prendere corpo lo spauracchio che si temeva da mesi: i prezzi del grano, dei cereali e degli altri alimenti di base sarebbero aumentati. A causa della siccità e di altri fattori economici e non, si stimava che il prossimo anno il prezzo dei beni di prima necessità sarebbe aumentato fino al 40%, e questo avrebbe comportato molta instabilità a livello mondiale, in particolare nei Paesi più poveri. Oggi però, con un tempismo perfetto, arriva il Food Outlook, il rapporto realizzato dalla Fao, che smentisce questa teoria, ed anzi, è foriero di buone notizie.
Secondo quanto dice l’organo delle Nazioni Unite, è vero che alcuni alimenti stanno calando in quantità, ma è vero anche che la produzione agricola di quest’anno è in aumento, e per i prossimi anni potremo aspettarci prezzi stabili o addirittura qualche calo. È il caso proprio dei cereali che nel 2013 si stima possano raggiungere le 2.460 milioni di tonnellate, record storico, ma non solo quelli. Ad aiutare il settore è anche la maggiore consapevolezza a livello mondiale che porta sempre meno persone a sprecare il cibo. Grazie a questi comportamenti virtuosi, la Fao stima che sia possibile anche ristabilire le scorte che sono già state intaccate e che in passato avevano fatto aumentare i prezzi.
Per il biennio 2013-2014 l’organizzazione internazionale stima produzioni complessive quasi da record, seconde solo a quelle del 2011 dopo l’evidente calo del 2012 legato proprio alla siccità. Gli unici settori che danno risultati negativi sono quello ittico (come sappiamo, la pesca eccessiva sta svuotando i mari) e quello zootecnico, ma questo forse è un bene perché così si riducono anche l’inquinamento e lo spreco di risorse. Tra i settori migliori invece spiccano, oltre ai cereali, anche il grano, il mais ed il riso.
Le buone prospettive della produzione e la probabile ricostituzione degli stock mondiali potrebbero aprire la strada a mercati più tranquilli e a un allentamento dei prezzi
si legge sul rapporto, ed è quello che ci auguriamo tutti noi.
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