Qualche esempio di struttura a forma di albero per assorbire l’inquinamento c’era già stata, ma questa è a dir poco rivoluzionaria. Se il problema che causa l’effetto serra e ciò che ne consegue, è la tanta CO2 presente nell’atmosfera, si può trovare un metodo per assorbirla ancora migliore del piantare gli alberi (anche se di certo non si può prescindere da questa pratica). Così scienziati ed ingegneri britannici e americani hanno inventato gli alberi artificiali, delle strutture che assomigliano più ad un pannello solare che ad un albero, in grado di assorbire anidride carbonica centinaia di volte in più rispetto ad un albero normale.
I governi e le aziende dovrebbero concentrare i finanziamenti su questa tecnologia, affinché si diffonda rapidamente e raggiunga una scala sufficientemente ampia da dare risultati concreti
ha affermato in una nota l’Associazione degli Ingegneri britannici. Ma come funziona questo prodigio della tecnica? Si tratta di impianti da 10-15 metri l’uno, installabili ovunque ci sia un minimo di spazio (quindi potenzialmente anche in città, o più facilmente ai margini delle autostrade) che contengono idrossido di sodio. Quando questo entra in contatto con un gas serra, scatta una reazione chimica che lo assorbe e dà come risultato del carbonato di sodio, un tipo di sale, tutto in modo naturale e dunque senza bisogno di connettere l’albero alla rete elettrica.
Per renderci conto dell’efficienza di questa invenzione, gli sviluppatori lo hanno paragonato all’albero di castagno, il quale in un anno è in grado di assorbire una tonnellata di gas serra. Questi alberi artificiali invece la stessa quantità riescono ad assorbirla in un solo giorno, così un certo numero di questi mezzi tecnologici potrebbe di colpo abbattere la CO2 prodotta da un Paese.
Il problema è il prezzo, visto che ognuno di questi alberi costa oggi 20 mila dollari, tanto che secondo uno studio dell’Università del Colorado, per assorbire tutta l’anidride carbonica che emettono soltanto le auto negli Stati Uniti, la spesa dovrebbe ammontare a 48 miliardi di dollari, ma certo è che con tanti soldi spesi inutilmente dalle nazioni sviluppate, almeno una parte potrebbero essere dedicati all’assorbimento della CO2. Poi, con la vendita su scala globale, sarà inevitabile l’abbattimento del costo.
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