Da tempo si dice che in Italia il verde è sempre meno ed il cemento avanza sempre di più. Ora questo che è soltanto un modo di dire ha trovato un riscontro scientifico. Lo ha stabilito Servizio Giardini che ha voluto calcolare il numero di alberi persi dal 2010 al 2012. Il risultato è stato impietoso: mediamente si tagliano 2-3 volte gli alberi che si ripiantano.
I Comuni molto spesso promettono di ripiantare gli alberi che tagliano, ma i diversi motivi (pochi soldi in cassa, mancanza di aree in cui farlo o a volte l’urgenza di tagliare alcuni alberi malati), portano poi a non mantenerle. Sono pochissime le città che mantengono questo bilancio in parità, ma per la stragrande maggioranza si tratta sempre di notizie negative.
Il record spetta a Palermo in cui solo un quinto degli alberi tagliati è stato ripiantato, mentre a Roma negli ultimi anni a fronte di oltre 6.600 alberi abbattuti soltanto duemila circa sono stati ripiantati. Ma anche Milano, Bologna, o città più piccole come Varese sono in forte crisi. Soltanto le aree di collegamento, come le strade statali e provinciali che collegano due città, “sopravvivono” a questi tagli.
Stando alle stime di Nathalie Naim, consigliera dei Verdi del Municipio Centro storico di Roma, dei 300 mila alberi circa che fanno respirare la Capitale, di questo passo non ne rimarrà nemmeno uno tra 150 anni. Almeno parlando di quelli pubblici. E’ inquietante infatti pensare che un’area che teoricamente dovrebbe essere tutelata come patrimonio culturale come il centro storico romano dal 2010 ad oggi abbia perso 476 alberi, con numeri simili anche in altri quartieri.
Per fortuna i privati cittadini, o almeno quelli che possono permettersi un giardino, stanno facendo la loro parte, per quanto possono, piantando uno o più alberi all’interno dei propri confini. Ma è chiaro che si tratta di una prerogativa comunale che i privati non possono di certo accollarsi.
[Fonte: Repubblica]
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Luca 9 Ottobre 2012 il 11:51 am
Beh, a Palermo c’è il grosso problema del punteruolo rosso che sta distruggendo le palme…e due considerazioni: gli alberi costano e soprattutto sostituire degli alberi vecchi è praticamente impossibile, per il semplice motivo per cui lo sviluppo radicale di questi è di 50-70 anni fa, quando la cementificazione non era quella di oggi, il traffico neppure. Voglio dire che oggi una pianta avrebbe maggiori possibilità di fallire rispetto a 50-70 anni fa. Il che non è certo una buona notizia per le casse del comune. Quindi ok, è sbagliato, ma di certo non stupisce questo dato.
Marco Mancini 10 Ottobre 2012 il 4:32 pm
ciò che stupisce purtroppo è che molte volte il Comune dice di tagliare gli alberi da una parte per ripiantarli da un’altra, ma poi non mantiene le promesse