Nel Journal of Natural Resources and Life Science Education si legge che alcuni ricercatori americani hanno ideato un calcolatore di emissioni gas serra, rivolto agli agricoltori che vogliono aiutare l’ambiente e abbattere le emissioni dei gas nocivi per l’atmosfera terrestre, senza danneggiare la loro produzione.
Ricordiamo che l’agricoltura da sola è responsabile del 33% di emissioni gas serra. Il dato era stato reso note il 29 giugno nel convegno a Milano, Alimentazione e Ambiente; sano per te, sostenibile per il Pianeta.
Il calcolatore di emissioni gas serra funziona come una comune calcolatrice, solo che è in grado di calcolare il quantitativo di gas serra dispersi nell’ambiente con la coltivazione di un determinato prodotto. L’utente deve selezionare la fattoria degli USA o la contea di appartenenza, o di interesse, e scegliere quali prodotti mettere in campo. Il calcolatore saprà consigliare le pratiche di coltivazione da adottare e i tassi di fertilizzanti all’azoto da utilizzare. Così l’agricoltore sarà in grado di conoscere il quantitativo di carbonio immagazzinato nel terreno o disperso nell’atmosfera, quello di protossido di azoto, il gas serra 300 volte più nocivo dell’anidride carbonica , e quanta Co2 è stata prodotta dall’uso dei trattori e dei fertilizzanti.
E’ proprio l’uso dei fertilizzanti a produrre il maggior quantitativo di gas serra, per questo oltre al calcolatore delle emissioni gas serra, i ricercatori americani consigliano di prediligere la coltivazione della soia, che non necessita di fertilizzanti, o del frumento, che ne richiede un numero minore rispetto al granturco, ad esempio. Altre buone pratiche per ridurre le emissioni di gas serra sono la rotazione triennale delle colture e la non lavorazione del terreno. E’ stato calcolato difatti che non rivoltare le zolle fa sì che venga immagazzinato carbonio nel suolo, il che comporta un abbattimento delle emissioni del 50 % e una riduzione nell’uso di fertilizzanti, per un ulteriore risparmio di gas serra pari al 12 % della produzione attuale.
[Fonte: Ansa]
[Foto: mmedia]
Mattia 15 Agosto 2010 il 1:20 pm
Ricordiamo che quando si parla di agricoltura di solito si include la zootecnia (gli allevamenti). Considerando questo fattore, e aggiungendo che i 2/3 dei prodotti agricoli sono destinati agli allevamenti, si fa presto a capire chi è il principale responsabile dell’inquinamento agricolo.