L’Italia è il primo stato in Europa per esportazione di prodotti bio, un dato che conferma il trend positivo, in costante crescita, della vendita di prodotti provenienti da agricoltura biologica da parte dei coltivatori italiani.
L’agricoltura biologica sta crescendo molto in Italia, si sa. Addirittura i dati vedono il nostro paese come primo in Europa per esportazione di prodotti bio, con il mercato di sbocco maggiore rappresentato dalla Germania, nazione dove i consumatori sono fortemente interessati al biologico da molti anni. Anabio, l’Associazione nazionale agricoltura biologica della Confederazione Italiana Agricoltori ha colto l’occasione per commentare questi dati in vista dell’importantissimo salone BioFach che aprirà i battenti a Norimberga domani.
Tra le imprese italiane ‘bio’ internazionalizzate, nove su dieci esportano in Germania ma c’è ancora un enorme margine di crescita oltreconfine, visto che secondo l’Ice il potenziale del biologico nel mercato tedesco si aggira a lungo termine intorno ai 13 miliardi di euro. E tra i prodotti ‘bio’ che l’Italia esporta in Germania il primo posto è occupato evidentemente dall’ortofrutta (55%), di cui Berlino è importatore netto mentre lo Stivale è ‘l’orto d’Europa.
Tra i prodotti provenienti da agricoltura biologica di cui l’Italia esporta maggiori quantitativi troviamo il vino (naturalmente), il pomodoro come conserva, l’olio d’oliva e una grandissima moltitudine di altri prodotti. L’Italia sta quindi puntando, almeno in parte, sul biologico, e i risultati in termini di esportazioni sono, come abbiamo visto, notevolissimi. Anabio ha spiegato l’importanza della presenza italiana ai grandi eventi del settore:
è una grossa opportunità per le nostre aziende ‘bio’, dal punto di vista della visibilità e del business tanto più che solo nell’ultimo anno il numero degli operatori del settore è passato da 47.663 unità a 48.269 e oggi in Italia si trova un terzo delle imprese biologiche europee, con una superficie coltivata a ‘bio’ pari a oltre un milione e 200 mila ettari.
Dati che ci piacciono molto e che ci auguriamo possano continuare a crescere con costanza, per un’agricoltura all’insegna della sostenibilità, della qualità, dell’eccellenza.
Photo Credits | gregor_y su Flickr