In Svizzera, due pionieri stanno arrivando sempre più vicini ad un volo intorno al mondo alimentato soltanto dall’energia solare. Con lo stato attuale della tecnologia, la quale è ancora relativamente giovane, un tale sforzo sarebbe considerato oggi donchisciottesco, figuriamoci nel 2003, quando Bertrand Piccard e André Borschberg, co-fondatori di Solar Impulse, hanno annunciato che avrebbero progettato un aereo alimentato solo dall’energia solare per volare in tutto il mondo.
Sarebbe un segnale, dissero allora, per la nostra dipendenza dai combustibili fossili a livello mondiale e la promessa di sviluppare delle tecnologie verdi. Il pilota e l’imprenditore svizzeri sono stati in grado di sviluppare un aereo in grado di salire fino a circa 3 km e volare durante il giorno, rifornendosi di energia, scendendo poi al di sotto della copertura nuvolosa a bassa quota, dove mantenendo una velocità di crociera si utilizzerebbe l’energia raccolta nella batteria di notte.
Purtroppo i tempi sono stati più lunghi del previsto. 7 anni di innovazione più tardi, il Solar Impulse si avvicina finalmente al suo obiettivo. Spiega Borschberg
Siamo stati affascinati da questo concetto di volo perpetuo. Abbiamo voluto essere totalmente indipendenti da qualsiasi combustibile.
Dimenticate dunque i piani ibridi, o biocarburanti più sostenibili disponibili per il settore dell’aviazione oggi: Piccard e Borschberg dicono
No al carburante, no alle emissioni di CO2, nessun inquinamento. Si potrebbe volare quasi sempre, in condizioni climatiche buone.
Il Solar Impulse HB-SIA, come è stato ufficialmente chiamato, è uno strano spettacolo a vedersi, dicono quelli che hanno assistito al primo volo di prova. A guardarlo sembra fragile, fino al punto di rompersi. E non c’è da meravigliarsi: HB-SIA è composto da uno scheletro di carbonio trattato in una “pelle” flessibile di policarbonato, pesa solo 1,5 tonnellate, più o meno quanto una piccola auto. Le sue ali sono così leggere che una singola persona può trasportarle.
Fonte: [Enn]