L’Aea, L’agenzia Europea per l’Ambiente con sede a Copenaghen, ha diffuso i dati relativi alle emissioni di gas serra in Europa nel 2011: si registra un calo del 2.5%, nel complesso, e un calo del 3,5% per i 15 paesi più vecchi dell’unione. Dati decisamente buoni, soprattutto se confrontati al terribile +2,4% del 2010.
L‘Agenzia Europea per l’Ambiente ha da poco divulgato i dati relativi all’emissioni inquinanti di gas serra, tra i principali responsabili, come è noto, del riscaldamento globale. Si segnala per fortuna un netto calo. Se nel suo complesso la zona europea ha segnato un buon -2,5% è da sottolineare come i 15 paesi più vecchi dell’Unione Europea abbiano segnato un miglioramento maggiore della media: -3,5 per cento di emissioni di gas serra.
Il dato si presenta particolarmente rilevante anche per via delle pessime rilevazioni che erano state registrate nel 2010, con quel +2,4% che appariva assolutamente nefasto per la zona UE. I 15 paesi più vecchi dell’Unione sono anche quelli che hanno sottoscritto gli impegni del protocollo di Kyoto nel dicembre del 1997. Il protocollo stilato in Giappone ormai 15 anni fa, poneva come obiettivo per questi paesi UE una riduzione delle emissioni di gas serra pari all’8% dal 1990 al 2008-2012. Secondo i dati diffusi dall’Aea tali paesi sono riusciti a segnare un calo del 14,1 per cento rispetto al 1990, ma non dimentichiamo che dalla data del protocollo di Kyoto la situazione ambientale planetaria si è resa decisamente scottante, e che le cifre stabilite in Giappone (come è noto non rispettate da alcuni dei paesi aderenti, e non applicabili ad altri che non vi hanno preso parte) sono quindi da ricontestualizzare.
Per il rapporto dettagliato e specifico delle emissioni di gas serra di ogni paese dell’Unione Europea bisognerà aspettare il prossimo mese, in cui l’Aea conta di divulgare tutte le informazioni raccolte nel 2011.
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