Acquascooter e imbarcazioni da diporto dovranno essere meno inquinanti. A dirlo è la Commissione dell’Unione europea che da Bruxelles propone nuove regole per limitare i danni provocati dalla concentrazione di ossidi di azoto (NOx), idrocarburi e particolato, rilasciati in mare dagli oltre 6 milioni di acquascooter e imbarcazioni a motore e a vela, con motore ausiliario, presenti nelle acque europee. Un provvedimento che, spiega il Commissario Ue all’industria, Antonio Tajani
andrà anche a migliorare la qualità delle località di vacanza e stimolerà la creazione di posti di lavoro nell’industria del turismo.
Il provvedimento europeo non comporterà solo benefici per la nostra salute e per gli ecosistemi marini, abbattendo gli scarichi inquinanti in mare, ma sarà salutare anche per il turismo delle località balneari europee. Inoltre le misure più restrittive creeranno maggior competitività e daranno nuovo impulso allo sviluppo della Green economy, come ha aggiunto Tajani
Le imprese del settore ridurranno i loro costi e diverranno più competitive, perché potranno fornire il mercato mondiale con una linea di produzione unica.
La nuova linea di produzione sarà certificata dal marchio CE, e controllata dagli operatori addetti che potranno anche confiscare le imbarcazioni da diporto e gli acquascooter non a norma con le nuove direttive europee. La presenza degli acquascooter a largo delle coste del nostro Paese non è visto solo come un problema per l’inquinamento delle acque da idrocarburi, molti italiani temono i motoscafi e le imbarcazioni leggere, già in passato letali per bagnanti e appassionati di immersioni. Con le nuove direttive europee si provvederà almeno a rendere meno inquinanti le imbarcazioni da diporto, si auspicano incentivi per la ricerca di motori ecologici e a idrogeno, ma per la sicurezza dei bagnanti e per il rispetto delle distanze di navigazione dalla costa rimangono le sanzioni penali in vigore e il buon senso, chiaramente.
[Fonte: Ansa]