Il dato ha sorpreso anche me, ma a quanto pare, stando ad una ricerca effettuata da CRA-Nielsen 2012 su un vasto campione di popolazione, il 75% degli italiani beve l’acqua del rubinetto. I motivi per cui ciò accade sono tantissimi, e non riguardano soltanto il portafoglio. Ma ciò che è più importante è che l’acqua del rubinetto è buona e, nella maggior parte dei casi, si può bere tranquillamente, anche se non tutti lo sanno.
Secondo i dati di AQUA ITALIA, Associazione delle aziende costruttrici e produttrici di impianti per il trattamento delle acqua primarie, federata ad ANIMA – Confindustria, rilasciati in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, in molte parti d’Italia l’acqua che arriva attraverso il rubinetto subisce più controlli anche di quella in bottiglia. Ma come mai gli italiani preferiscono questo tipo di approvigionamento?
Visto il periodo di crisi economica, si penserebbe che sia legato al risparmio. Ed invece questa motivazione è solo al terzo posto tra le priorità. Nella maggior parte dei casi infatti (il 27,5%) è semplicemente per una questione di gusto, mentre nel 25,6% è per pigrizia, cioè evitare di trasportare pesanti casse d’acqua fino a casa. Solo terzo, come detto, il motivo economico, seguito proprio dai maggiori controlli che fanno stare i consumatori più tranquilli.
Per una tranquillità ancora maggiore sono tanti quelli che si dotano di un depuratore, quasi un italiano su 4 ne ha uno in casa, anche se i metodi cambiano. I più comuni sono le caraffe filtranti, seguiti dai sistemi di filtraggio presenti nell’impianto stesso, osmosi inversa e sistemi di refrigerazione e gasatura o filtro con cloro. Cresce anche l’interesse degli italiani verso i Chioschi dell’Acqua, un fenomeno di cui ci siamo occupati anche in passato. Si tratta di fontane pubbliche che forniscono ai cittadini acqua potabile e controllata, completamente gratuita.
Essi si distinguono dalle fontanelle presenti da secoli nel nostro Paese in quanto forniscono anche acqua gasata e refrigerata, e garantiscono anche controlli superiori. Anche se più della metà degli italiani conosce l’esistenza di questi chioschi, soltanto il 37% lo utilizza perché purtroppo spesso si trovano in piccoli Comuni lontani dai grandi centri e così, non essendo alla portata di tutti, spesso si preferisce comprare l’acqua nel supermercato sotto casa. I Chioschi dell’Acqua (o Case dell’Acqua) però sono in espansione e chissà che non siano il futuro dell’acqua italiana.
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