L’acidificazione degli oceani innescata dai crescenti livelli di anidride carbonica nell’atmosfera potrebbe avere effetti significativi sugli ecosistemi marini ed influenzare il clima globale e l’economia costiera. E’quanto afferma in un recente studio il ricercatore Michael Maguire, che ha presentato le sue considerazioni al meeting di primavera della Society for General Microbiology, svoltosi ad Edimburgo.
Non è la prima volta che gli scienzati si occupano dell’acidificazione delle acque oceaniche e delle conseguenze di questo fenomeno sulla flora e la fauna marina. Maguire, insieme ad i suoi colleghi della University of Newcastle, hanno effettuato degli esperimenti, simulando l’acidificazione degli oceani come previsto dalle tendenze attuali di aumento di anidride carbonica (CO2). Il team di ricerca ha scoperto che la diminuzione del pH dell’oceano (aumento di acidità) ha determinato un netto calo di un gruppo di batteri biogeochimicamente importanti e noti come il Marine Roseobacter clade.
“Questa è la prima volta che un gruppo molto importante di batteri è stato osservato diminuire in numero significativo con solo una modesta diminuzione del pH,” ha dichiarato Maguire.
Ma vediamo di scoprire a cosa serve questo gruppo di batteri e come la sua diminuizione o scomparsa potrebbe influenzare il clima della Terra e la flora e la fauna marine:
Il Marine Roseobacter clade è responsabile della scomposizione di un composto dello zolfo chiamato dimetilsolfoniopropionato (Dnsp) che è prodotto dal fitoplankton. Il prodotto finale è ripreso e utilizzato da numerosi batteri come fonte importante di zolfo. Una frazione del DMSP viene trasformata in dimetilsolfuro (DMS), un gas presente in natura che influenza il clima della Terra. Il DMS incoraggia la formazione di nubi che riflettono la radiazione solare verso lo spazio e porta ad un raffreddamento della superficie terrestre.
Il team di studio coordinato da Maguire ipotizza che il declino del clade Marine Roseobacter provocato dall’acidificazione degli oceani possa alterare il rilascio di DMS nell’atmosfera e influenzare la quantità di zolfo disponibile. Egli ritiene che questo avrà un impatto significativo sulla produttività degli oceani e sull’intero sistema climatico globale.
“L’acidificazione degli oceani non solo può avere conseguenze su larga scala per gli ecosistemi marini, ma anche conseguenze socio-economiche a causa dei cambiamenti delle risorse ittiche e dell’erosione delle barriere coralline”, ha spiegato Maguire.
[Fonte: Society for General Microbiology (2010, March 31). Ecosystems under threat from ocean acidification. ScienceDaily. Retrieved April 1, 2010, from http://www.sciencedaily.com /releases/2010/03/100329075913.htm]