Tutti pensavamo che il congresso di Copenaghen fosse stato un fallimento perché le parti in causa, specialmente Cina e Stati Uniti, non volevano impegnarsi nella lotta contro i cambiamenti climatici. In parte questo corrisponde al vero, ma c’è di più.
L’ultimo blocco di documenti diplomatici rivelati da Wikileaks ha messo in luce che i negoziatori climatici del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti sono stati bersaglio di un attacco hacker lo scorso anno. Gli attacchi sono stati avviati in coincidenza con la fase di preparazione ai colloqui sul clima di Copenaghen, all’incirca quando la Cina e gli Stati Uniti stavano per trovare un accordo, e sono serviti per rubare le email degli scienziati da un database, facendo precipitare l’evento che in seguito sarebbe stato chiamato Climate gate.
Ecco come The Wonk Room descrive la fuga di notizie:
Cinque funzionari inviati speciali del Dipartimento di Stato per il cambiamento climatico, facenti capo a Todd Stern, hanno ricevuto una e-mail su “Cina e cambiamento climatico” progettata per sembrare un articolo di un editorialista del National Journal, con un allegato PDF che ospitava un malware. Se l’attacco avesse avuto successo, gli hacker avrebbero potuto ottenere il controllo quasi completo dei sistemi informatici. Tuttavia, lo State’s Cyber Threat Analysis Division ha rilevato l’attacco ed un software è stato caricato per prevenire ulteriori danni.
Dunque tutto bene? Pare proprio di no:
Il monitoraggio dell’operazione speciale dell’analisi tecnica CTAD ha rilevato un messaggio di posta elettronica dannoso che ha colpito cinque persone impiegate all’interno della Divisione dell’Ufficio Affari Oceanici, del rappresentante speciale per il cambiamento climatico […] Anche se l’incidente non è stato attribuito a qualsiasi attore noto ostile, l’evento sembra essere un tentativo mirato di spear-phishing e può essere indicativo degli sforzi per raccogliere informazioni sulla posizione degli Stati Uniti sulle questioni relative al cambiamento climatico.
Anche se gli attentati sono falliti, il documento rivela tuttavia che l’attività di pirateria che ha portato al Climategate potrebbe non essere stato un incidente isolato, e che c’è qualcuno che tenta di fare atti di spionaggio per far saltare un possibile accordo a livello internazionale sulla riduzione delle emissioni.
[Fonte: Treehugger]