L’Unione europea ha invitato gli Stati Uniti a svolgere un ruolo maggiore nella lotta contro il cambiamento climatico, dopo che la Svezia ha descritto il vertice di Copenaghen conclusosi la settimana scorsa come un grande fallimento.
A seguito di un incontro a Bruxelles per discutere di come salvare e soprattutto concretizzare gli scarni risultati del congresso di Copenaghen sul clima, i ministri dell’ambiente dell’UE hanno sottolineato la necessità di un concreto, e soprattutto giuridicamente vincolante intervento per combattere il riscaldamento globale.
L’Unione europea è andata a Copenhagen con la speranza di raggiungere un vasto impegno di almeno un 20 per cento di riduzione delle emissioni di carbonio ai livelli del 1990 entro 10 anni, intesa che non é riuscita ad emergere nell’accordo finale.
In due settimane, le Nazioni Unite alla Conferenza che si è conclusa sabato scorso con un accordo non giuridicamente vincolante per limitare il riscaldamento globale a un massimo di 2 gradi Celsius dell’epoca pre-industriale, non si è giunti sostanzialmente ad un modo per raggiungere tale obiettivo.
Nonostante mesi di preparazione e di diplomazia faticosa, i colloqui si riducevano ad una incapacità dei due maggiori emettitori mondiali, gli Stati Uniti e la Cina, di concordare gli obiettivi fissati.
Le aspettative e la pressione sugli Stati Uniti sono aumentate dopo Copenaghen, così ha commentato il ministro dell’Ambiente svedese Andreas Carlgren in una recente conferenza stampa.
I ministri dei 27 Stati membri dell’UE si riuniranno nuovamente a gennaio per discutere il ruolo che l’UE può svolgere per stringere un accordo vero e vincolante.
Malgrado l’ingente stanziamento di fondi verso i Paesi coinvolti maggiormente dai cambiamenti climatici, i colloqui di Copenhagen non hanno prodotto una svolta, tanto che lo stesso Carlgren, e come lui molti, ha descritto il vertice come una “catastrofe” ed un enorme fallimento, nonostante gli sforzi dell’Europa unita.
L’Europa non ha mai perso di vista il suo scopo e mai è venuta a spaccature o posizioni diverse.
La Gran Bretagna ha accusato la Cina di tenere il mondo in ostaggio bloccando un trattato giuridicamente vincolante a Copenaghen.
In risposta il portavoce del Ministero degli Esteri cinese Jiang Yu ha respinto fermamente ogni accusa di ostruzionismo.