Diffusi i nuovi dati sull’abusivismo edilizio in Italia di Legambiente: dal convegno ‘Abusivismo edilizio: l’Italia frana, il Parlamento condona’ (titolo quanto mai significativo), emerge che oltre una casa su 10, tra quelle costruite nel 2013, è illegale.
Sembrano dati assurdi, o forse scherzosi, ma non c’è nulla da ridere, purtroppo: secondo le ultimi analisi di Legambiente in Italia l’abusivismo edilizio continua a dilagare, tanto che addirittura oltre il 13 per cento delle nuove abitazioni costruite nel 2013 sarebbe illegale. In numeri assoluti si parla di circa 26 mila immobili fuori legge.
L’associazione ambientalista ha inoltre spiegato come a detenere il record nazionale dei reati legati al cemento nel 2012 è la Campania, con il 13,9% del totale delle infrazioni accertate. Napoli provincia prima in classifica, segue nel poco edificante podio la vicina provincia di Salerno. In Campania si stima la presenza di 175 mila immobili frutto di abusivismo edilizio.
Anche per la Sicilia pessimi dati, la regione è infatti prima per quanto concerne l’abusivismo nelle aree demaniali costiere nell’anno 2013. Per gli esperti di Legambiente la piaga dell’abusivismo alimenta una vera e “propria filiera del cemento illegale”, dove si arricchiscono clan e amministrazioni conniventi con la criminalità.
Quando si parla di abusivismo edilizio in Italia non si può inoltre parlare dell’assurda questione delle demolizioni: le ordinanze emesse che giungono all’abbattimento concreto della struttura sono poco più del 10%, addirittura sotto il 5 per cento a Napoli e allo zero per cento a Palermo e Reggio Calabria. Al convegno Legambiente hanno partecipato anche Andrea Orlando e Ermete Realacci, quest’ultimo ha ricordato che vi è già un disegno di legge pronto e basato sul testo elaborato da Legambiente per permettere l’abbattimento, una buona volta, degli immobili destinati alla demolizione e mai abbattuti.
Vedremo il DDL finalmente farsi strada con il Governo Renzi? Sapremo la verità nelle prossime settimane.
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