Sull’abolizione del SISTRI, il sistema di tracciabilità elettronica dei rifiuti che pure non era affatto decollato e aveva creato solo disagi, sono intervenuti nei giorni scorsi gli ambientalisti, manifestando aperta disapprovazione alla cancellazione dell’organo, un taglio netto che rientra nell’attiliana manovra taglia-tutto che non salva nemmeno un filo d’erba, figurarsi il SISTRI. Nei giorni scorsi è intervenuta in merito l’Onorevole Stefania Prestigiacomo che se vi è sfuggito visto il degrado ambientale in cui viviamo, che farebbe presupporre un posto vacante, è il nostro Ministro dell’Ambiente. La posizione della Prestigiacomo sull’abrogazione è stavolta però piuttosto netta. Il Ministro alza la voce e parla, proprio come gli ambientalisti, di un regalo alle ecomafie.
L’abrograzione del sistema di tracciabilità dei rifiuti speciali e pericolosi (l’80% dei rifiuti prodotti in Italia), prevista con un colpo di mano nella manovra è una resa alle ecomafie, un atto di miopia politica che va corretto nel corso dell’esame parlamentare del provvedimento, ha esordito il Ministro in una nota.
La Prestigiacomo ha poi proseguito spiegando che l’abrogazione comporterebbe anche un venir meno agli obbighi europei
rinunciando di fatto alla legalità in un settore su cui prosperano gli affari delle mafie, lasciare senza un effettivo controllo 14 milioni tonnellate di veleni che ogni anno il sistema produttivo italiano produce e sul cui smaltimento oggi non esiste alcun serio sistema di monitoraggio. Auspico un passo indietro volto a cancellare quella dissennata norma proditoriamemte inserita nella manovra. Va fatto a difesa della legalità, dell’ambiente e della credibilità internazionale del nostro Paese.
Sulla stessa linea il WWF che sottolinea, oltre al vantaggio per l’ambiente e nel contrasto delle ecomafie, anche il ritorno economico del Sistri:
Ogni anno in Italia spariscono oltre 30 milioni di tonnellate di rifiuti, con un giro di affari di diversi miliardi di euro. L’interesse del Governo dovrebbe essere quello di operare un serio contrasto a questa attività illegale non solo per non pagare un domani le spese necessarie per riparare i danni all’ambiente, ma perché la lotta al traffico illecito dei rifiuti produrrebbe un importante flusso di entrate nelle casse dello Stato e contribuirebbe già oggi agli scopi della manovra economica in discussione.
[Fonte: Ansa]
nicola 24 Agosto 2011 il 12:26 pm
Il Sistri è un sistema farraginoso, su cui gravitano molte ombre oscure. Per evitarlo basta non iscriversi visto che i controlli su strada sono pari quasi a zero. Doveva essere economico, la mia azienda ha speso 2.000 € solo per l’iscrizione. Per integrare il software, la S.H. ha chiesto 3.100,00 oltre a 0,12 cent./€ a movimento con un minimo di 2.000,00 €/anno. Per le aziende non tenute all’iscrizione bisogna stampare moduli simili al vecchio formulario, quindi non è vero che c’è risparmio di carta. Un elettrauto, o un meccanico in media deve aumentare il costo di 50,00 €/mese per l’azienda che cura il discorso ambientale. Quindi in definitiva come sempre succede in Italia, le leggi gravano sempre sulle aziende oneste e che vogliono rispettare le leggi, mentre le ecomafie continueranno a fare i loro comodi.
kati 24 Agosto 2011 il 12:47 pm
eppure qualcosa va fatto, e a piccoli passi magari potremo davvero essere attivit nel migliorare il mondo in cui viviamo, salvaguardando l’acuq che beviamo, le pappe dei nostri figli, e la nostra vita stessa. I rifiuti sono un problema non facile da affrontare, e certamente questo sistema dovrà essere migliorato, ma non fare nulla è un danno soprattutto verso noi stessi. buttare via poi tutti i soldi spesi da tutti finora è ridicolo!
S 24 Agosto 2011 il 2:42 pm
@kati:
Sono d’accordo che ci voglia il controllo con un sistema di tracciabilità dei rifiuti efficiente ed efficace. Il SISTRI a tutt’oggi non ha neanche lontanamente sfiorato questo obiettivo. Non si può giocare nel mondo dei rifiuti. Ci vuole preparazione e certezza. Sono un addetto ai lavori ho tutto l’interesse che il sistema funzioni e soprattutto ci liberi dalla montagna di carte che nulla danno in cambio in termini di garanzia. Un sistema che funziona non permette la possibilità di errore all’utente. Il trasporto di un file su una motrice non produce un controllo. Se il sistema non funziona correttamente crea molto più lavoro da evadere alle aziende e quindi non serve. I controlli si devono fare su strada dove avviene il traffico illecito dei rifiuti. Se io monitoro una motrice che viaggia con un satellitare non ho la certezza di che fine faccia il mio rifiuto che viaggia su rimorchio (per chi non lo sapesse il rimorchio non possiede la black box….). In tutti i paesi civili i sistemi informatici gestionali nascono per aiutare e non per fare casino: un sistema si mette in circolazione quando aderisce completamente alle esigenze degli utenti. Difficilmente un utente dirà che non è utile perchè si controlla tutto. E’ ora che si cresca in questo paese: mi piacerebbe parlare con qualcuno di questi politici che parla di regalo alle ecomafie per farmi spiegare in che consiste: perchè io trovo strano che si parli per sommi principi senza capire di che si tratta. D’altro canto io ho studiato per fare questo mestiere e i miei genitori mi hanno insegnato anche a capire prima di parlare. Evidentemente in Italia tutto ciò non serve….
Sergio 25 Agosto 2011 il 9:44 am
Sono convinto che i politici Italiani pensa solo a riempirsi le tasche senza pensare al prossimo .
Il sistri?
Prima di scrivere cavolate bisogna conoscerlo, io lo seguito da quando è nato ,alla preannunciata morte, vi posso assicurare che non controlla proprio un bel niente, sono disposto a confrontarmi con chiunque ne affermi il contrario, ho un’ archiviato una miriade di segnalazioni per disservizi malfunzionamenti blocchi continui,e vorrei tanto portare a conoscenza tale materiale a quella classe politica che per puro spirito contraddittorio continua ostinarsi ad affermare che questo sistema avrebbe pulito l’Italia dai rifiuti ,inoltre vorrei fare un piccolo esempio di come a Napoli avrebbero soggiogato questo sistema (infallibile ),le black box sono collegate alla batteria della (motrice)che non trasporta rifiuti ma li traina basta cambiare il rimorchio che non ha nessuna black box e il gioco è fatto .
Complimenti ……..
Paola P. 26 Agosto 2011 il 5:14 pm
sono provvedimenti ed organi istituiti per dare l’impressione di agire in chiave sostenibile e contro le mafie ma la disorganizzazione con cui è partito il tutto, i costi e le deroghe continue non hanno certo giocato a favore degli onesti!
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