Tra chi si schiera a favore e chi vota contro, chi ha paura delle conseguenze degli OGM per la salute e chi ha fiducia incondizionata nelle potenzialità della modificazione genetica, il confronto non sembra e non deve avere fine.
Alla Duke University sarebbero stati eseguiti dei test per purificare l’acqua, impiegando frammenti di materiale genetico.
Addio a cloro e raggi ultravioletti, a purificare l’acqua ora ci pensa l’Rna.
I ricercatori della Duke University (North Carolina) sono riusciti infatti a bloccare l’attività di un fungo molto comune nell’acqua, impiegando proprio frammenti di materiale genetico
Sara Morey, responsabile del progetto, ha dichiarato:
I nostri dati dimostrano che è possibile mettere a tacere l’azione di uno specifico gene in un fungo che vive nell’acqua.
Riteniamo che l’interferenza dell’Rna promette di diventare uno strumento per inibire geni al fine di controllare la proliferazione di batteri e virus che vivono nell’acqua.
Finora si segnalano solo “vantaggi” da questa applicazione: innanzitutto sarà possibile risolvere il problema dell’emergenza idrica nei Paesi sottosviluppati e in via di sviluppo, rendendo l’acqua disponibile immediatamente potabile.
Seconda cosa, anche nei Paesi industrializzati, la depurazione genetica rappresenterebbe una valida alternativa all’impiego massiccio di cloro e ai raggi ultravioletti.
enone 10 Giugno 2008 il 8:48 am
…Ok Grazie! 🙂
Non Vorrei Che I Batteri E Virus Poi Sviluppino Difese Contro Questa Tecnica E Poi Ce Li Troviamo Piu’ Immortali Che Mai… 😉
Anonimo 22 Maggio 2009 il 8:37 am
@ enone:giagia..