E’ quanto dicono ricercatori americani dell’università statale dell’Ohio, criticando lo snobbismo occidentale nei confronti di ragni, cavallette e altri prelibati insetti.
Sull’argomento interviene anche la Fao, che in questi giorni sta cercando una soluzione alla crisi alimentare nel corso del vertice di Roma:
Ci vorrà del tempo, è solo una questione di abitudine.
Tra questi l’annoso problema della fame nel mondo.
Se anche in Occidente si consumassero insetti, l’impatto dell’uomo sulla catena alimentare si ridurrebbe, e non di poco.
Pensate che in Thailandia il governo incoraggiò i cittadini a mangiare le locuste per contenerne l’invasione.
Allo scopo distribuì una guida su come cucinare gli insetti e l’iniziativa ebbe successo, a tal punto che ancora oggi i contadini piantano grano per attirare le locuste, catturarle e rivenderle sul mercato.
Un vero e proprio business insomma!
Ben 113 Paesi escludono gli scarafaggi dalla loro cucina, in 90 Paesi in prevalenza in Africa, America Latina ed Asia, si consumano invece 1440 specie di insetti e vermi.
In Colombia sono popolarissime le formiche, in Papa Nuova Guinea vanno molto i vermi, in Giappone le vespe e ancora in Messico le larve delle farfalle sono piatti prelibati.
Repubblica riporta qualche esempio di piatti a base di insetti molto popolari all’Estero:
Cimici giganti d’acqua, bollite o fritte, in Thailandia; fagottino di termiti in Africa, bruchi fritti (ricetta boscimane), farfalle del Madagascar in pastella, tartina di cimici (ricetta mediorientale).
Marco Mancini 4 Giugno 2008 il 2:06 pm
buoooono! non vedo l’ora di farmi una scorpacciata.
a parte gli scherzi, è tutta una questione di testa. pensate che se si invita uno spagnolo a mangiare carne di cavallo, quello ci guarda con disprezzo come se gli avessimo offerto di mangiare delle cavallette!
Paola Pagliaro 4 Giugno 2008 il 2:55 pm
😀 Io non riesco proprio a superare la reticenza di fronte agli insetti come cibo, penso sia un problema di educazione alimentare e di cultura, se da piccoli ci avessero fatto mangiare vermi piuttosto che ali di pollo ora lo troveremmo naturale.
D’altra parte mangiare il cervello degli animali, il fegato e gli altri organi non dovrebbe farci altrettanto inoriddire?
Joseph 4 Giugno 2008 il 4:02 pm
Sono d’accordo, mi fanno schifo. Solo teniamo presente che, europei a parte (e i loro discendenti d’oltre oceano), tutti gli altri popoli si nutrano anche di insetti. Strano poi che noi si vada ghiotti di artropodi (gamberi, granchi, aragoste, ecc.) il cui aspetto tutto sommato non è molto diverso.
sekhmet 4 Giugno 2008 il 6:51 pm
In corso Buenos Aires c’è un ristorante (?) che fa al caso. Per la modica cifra di 40 euro si possono gustare queste prelibatezze. Le cavallette fritte e glassate al cioccolato mmhhh….grilli canditi alla cannella mmhh…yogurt al frullato di candide larve belle grasse mmhhh….
eppure, bisogna prenotare per tempo, almeno una settimana di attesa, ma con questi prezzi non credo che si risolva la fame ovunque sia…
enone 6 Giugno 2008 il 5:10 pm
🙂 Forse Il Problema E’ Che Tutti Dobbiamo Mangiare…
E Se Ci Cibassimo Di Insetti Prima O Poi Anche Quelli Finirebbero Con Altri Imprevedibili Colpi All’Ecosistema… Vedremo!
Luca M 6 Giugno 2008 il 8:42 pm
Io sarei curiosissimo di provare, anche perchè la frazione umida potrebbe consentirne l’allevamento in casa…solo una piccola puntualizzazione minuscola: il ragno non è un insetto.
Saluti
Paola Pagliaro 7 Giugno 2008 il 11:09 am
Ciao Enone,
beh non credo finirebbero facilmente… voglio dire dalle larve è possibile produrne a milioni molto facilmente… è molto meno dispendioso e produttivo dell’allevare maiali o polli!
grazie a luca per la precisazione, il ragno fa parte degli aracnidi, ma venica citato perchè insieme alle cavallette è un altro tabù alimentare.
Se pensate a tutti i ragnetti che abbiamo intorno non dovremmo neanche scendere al supermercato per fare la spesa… lo trovo disgustoso ma… se mangiamo le interiora degli animali più grandi, che sarà mai un ragnetto?
😀